Pensionati al lavoro in Regione, Mugnai chiede una verifica urgente

11 agosto 2015 | 12:58
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Pensionati al lavoro in Regione, Mugnai chiede una verifica urgente

Pensionati ma al lavoro in Regione e quindi incompatibili. A chiedere una verifica è il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Panciatichi Stefano Mugnai che alla giunta domanda specificamente “l’elenco nominativo degli incarichi e delle nomine effettuate dal 24 giugno 2014 dal presidente, della giunta e dal consiglio, con l’indicazione per ciascuno dei nominativi degli esiti della verifica compiuta circa l’insussistenza delle cause di incompatibilità di cui in premessa”. 

Il 25 giugno dello scorso anno è infatti entrato in vigore il decreto legge 90 che introduce, scrive Mugnai “nuove disposizioni in materia di ‘incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza’ modificando la disciplina e prevedendo alcuni nuovi divieti”. Tra questi, quello di attribuire incarichi o conferire nomine a soggetti collocati in quiescenza, ovvero pensionati. L’intenzione del legislatore, spiega Mugnai, è quella di “evitare che il conferimento di alcuni tipi di incarico sia utilizzato dalle amministrazioni pubbliche per continuare ad avvalersi di dipendenti collocati in quiescenza o, comunque, per attribuire a soggetti in quiescenza rilevanti responsabilità nelle amministrazioni stesse, aggirando di fatto lo stesso istituto della quiescenza e impedendo che gli incarichi di vertice siano occupati da dipendenti più giovani. Le nuove disposizioni sono espressive di un indirizzo di politica legislativa volto ad agevolare il ricambio e il ringiovanimento del personale nelle pubbliche amministrazioni”.
Un’interrogazione che prende spunto da quanto accaduto il mese scorso: il collegio sindacale dei revisori della Asl 12 ha sollevato il caso – fino a portarlo all’attenzione della Corte dei Conti – contestando la nomina a vicecommissario della Asl 12 Versilia di Brunero Baldacchini, ex direttore generale della stessa azienda sanitaria. Su quella nomina particolare già giace presso gli uffici della Regione un’interrogazione del capogruppo azzurro che ora, però, vuole andare più a fondo sulla questione per capire se esista una condotta ripetuta ed eventualmente in che misura.