Giani: “La riforma del Senato valorizza le autonomie locali, va approvata così com’è”

“La riforma del Senato, argomento centrale nell’azione del parlamento del mese di settembre, interessa direttamente la prospettiva di lavoro delle Regioni”. Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, interviene sul futuro del ruolo degli enti locali in vista della riforma istituzionale portata avanti dal governo.
“A tal proposito, nei giorni scorsi, si è riunita la conferenza dei presidenti dei Consigli delle 20 regioni e sono stato incaricato personalmente di coordinare il gruppo di lavoro, per far sentire nei prossimi mesi la voce dei consiglieri regionali su questa materia. In realtà, si tratta di un argomento strategico per il futuro dei consigli: l’ipotesi presentata dal governo offre alle Regioni una grande opportunità. Un Senato che è in grado di rappresentare, su cento membri, tre consiglieri regionali e oltre venti sindaci verrebbe a trovare nelle istanze delle Regioni un ruolo centrale e di raccordo tra la ricca articolazione delle autonomie in Italia e la nuova organizzazione parlamentare”. “Le Regioni – insiste l’ex assessore allo Sport del Comune di Firenze – con il nuovo ruolo acquisito dal Senato, parteciperebbero così alla vita dello Stato compensando le minori risorse e la tendenza all’accentramento di competenze a scapito delle autonomie locali. Meno competenze legislative, ma più rappresentatività del territorio: questo è il ruolo che si prospetta alle Regioni secondo la riforma istituzionale portata avanti dal governo Renzi e coordinata dal ministro Maria Elena Boschi, a settembre oggetto di esame parlamentare. I consigli regionali – conclude il presidente dell’Assemblea toscana – non possono che condividere questa impostazione e faremo sentire la nostra voce di apprezzamento anche richiedendo specifiche audizioni in parlamento. Spero che il Senato riesca ad approvarla senza stravolgimenti, perché valorizza le autonomie territoriali e semplifica il percorso legislativo”.