Artea, dalla commissione Sviluppo economico e rurale primo sì al bilancio preventivo

Primo passo verso il “sì” il bilancio preventivo economico 2015 di Artea, agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura. La proposta di deliberazione è passata in commissione Sviluppo economico e rurale, con il voto contrario del centrodestra e l’astensione del Movimento 5 Stelle.
Il presidente Gianni Anselmi (Pd) ha evidenziato “competenza e delicatezza strategica dell’attività dell’agenzia. Sia – ha detto il presidente – per l’entità delle risorse che è chiamata a gestire, sia per i settori cui si rivolge che comprendono anche gli enti pubblici”. Anselmi ha posto l’accento sulla “mission storica” dell’agenzia, di “misurarsi con il mondo rurale, con le sue ambizioni e con la vitalità che questa regione mostra e che in campagna poggia tratti marcati della sua storia”. Infine, il presidente ha ribadito “la nostra regione si conferma tra quelle con la più alta capacità di utilizzo delle risorse comunitarie, indice di buona programmazione e gestione”.
Le competenze dell’agenziascaturiscono, come si legge nell’atto, dalle indicazioni contenute negli strumenti di programmazione comunitaria, nazionale e regionale, in materia di erogazione di contributi, aiuti e premi nel settore agricolo ed extra-agricolo. Le competenze di Artea, oltre ad essere organismo pagatore per i fondi agricoli, Feaga (Fondo europeo agricolo di garanzia) e Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), si allargano anche al pagamento in qualità di organismo intermedio di altri fondi, in particolare il Por Creo Fesr 2007-2013 che si interessa di questioni ambientali, cultura, economia, il Fep fondo europeo per la pesca, il Fas fondo aree sottoutilizzate, il Praf (agricolo forestale). Artea interviene anche per iniziative di semplificazione amministrativa attraverso l’anagrafe regionale di tutte le aziende che accedono ai finanziamenti. Come organismo pagatore in agricoltura per i fondi comunitari di Feaga, Feasr, Fep la previsione dei pagamenti per il 2015 è pari a 357milioni e 500mila euro. Per i programmi comunitari e nazionali extra agricoli si prevedono fondi per circa 180-200milioni di euro.
“Il Feaga – ha spiegato il direttore Giovanni Vignozzi – riguarda i pagamenti diretti ad aziende agricole. Mediamente tutti gli anni eroghiamo pagamenti attorno ai 170 milioni di euro per la domanda unica a circa 45mila aziende ai quali si aggiunge l’OCM vino per circa 20milioni di euro l’anno”.
Feasr riguarda la programmazione 2007-2013 ha interessato 870 milioni di euro e riguarda sia premi a superficie come per l’agricoltura biologica che contributi per investimenti nel settore dello sviluppo rurale, privati e pubblici. Su questo fondo sono stati pagati, a fine 2014, 709milioni, nel 2015 si devono controllare e pagare quindi circa 160milioni. L’agenzia ha 125 dipendenti e un costo di funzionamento globale, compreso il personale in rapporto ai fondi erogati, che si attesta attorno alla percentuale virtuosa dell’1,3 per cento. Si parla di 7milioni di euro su un totale di fondi erogati pari a 560milioni di euro. In commissione è stato precisato che queste attività riguardano il 2015, un anno importante per l’agenzia, perché caratterizzato sia dagli impegni per la conclusione della fase di programmazione 2007-2013 dei vari fondi gestiti (al 31/12/2015), sia per l’avvio della nuova programmazione 2014-2020. Il no del centrodestra è stato motivato dalla Lega Nord con Roberto Salvini dal fatto che l’attività dell’agenzia è indirizzata troppo ad alcuni settori specifici, come la viticoltura e troppo poco ad altri come la coltivazione del grano. L’invito di Salvini è ad “indirizzare risorse per la cura del giardino Toscana”, mentre Irene Galletti (Movimento 5 Stelle) ha chiesto all’agenzia di puntare, nell’erogazione dei finanziamenti, “anche sulla qualità delle coltivazioni e non solo sulla quantità, di assicurare agli agricoltori un’informazione più puntuale e tempestiva e di snellire le pratiche burocratiche”.