
La commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), ha approvato a maggioranza la proposta di risoluzione che esprime apprezzamento per i risultati contenuti nel rendiconto dell’attività 2014 del Corecom della Toscana ed inerenti le attività proprie del comitato stesso. Hanno votato a favore i consiglieri del Pd, mentre si sono astenuti i consiglieri del M5S e della Lega Nord.
Ad illustrare il rendiconto delle attività del Corecom, della Toscana, che svolge il ruolo di coordinamento nazionale dei Corecom regionali, è stato il presidente Sandro Vannini, che oltre alle attività proprie del comitato di sorveglianza per le telecomunicazioni (ricerca, monitoraggio, convegnistica e comunicazione esterna) ha anche fornito alcuni elementi delle attività attribuite da leggi nazionali (ad esempio l’elaborazione delle graduatorie per i contributi alle televisioni locali) e quelle delegate dall’Agcom nazionale, in particolare le conciliazioni. Sul fronte delle attività proprie, Vannini ha ricordato che il Corecom ha gestito 78 richieste di diritto all’accesso alle radio e televisioni locali da parte di associazioni e altri portatori di interessi, tutte le attività di vigilanza e sanzione previste dalla normativa sulla par condicio in occasione delle elezioni amministrative e di quelle europee, le domande per la gestione delle provvidenze ministeriali, il monitoraggio sullo sforamento dei tetti pubblicitari e il rispetto delle norme a tutela dei minori, il censimento delle web press, Tv e radio, la mappatura delle televisioni regionali e relativa fruizione da parte dei cittadini e la tenuta del Roc (registro degli operatori della comunicazione). In merito alla tutela dei minori, Vannini ha sottolineato che al di là del monitoraggio e delle sanzioni il Corecom ha svolto azione di “media education” attraverso un progetto definito con le Università di Pisa e di Siena, che ha portato alla realizzazione di un vademecum già presentato nelle scuole delle province di Grosseto, Livorno, Siena, Pisa e Firenze e che ha fatto sì che la Toscana sia stata scelta come sede dell’Osservatorio nazionale sul tema Internet e minori. Riguardo alla funzione delle conciliazioni, infine, Vannini ha spiegato che nel 2014 sono state gestite seimila istanze di cittadini, trovando un accordo con le compagnie telefoniche nell’85% dei casi. Il vicepresidente della commissione, Gabriele Bianchi (M5S), e i consiglieri Enrico Cantone (M5S) e Marco Casucci (Lega Nord) hanno espresso perplessità circa il numero dei funzionari (8 su un totale di 20 dipendenti), sui costi, in particolare quello dei membri del comitato, e sulla lentezza nella gestione delle controversie. Il consigliere Leonardo Marras (capogruppo Pd) e il presidente Bugliani hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal Corecom e quest’ultimo ha chiesto se la presentazione del vademecum per la tutela dei minori sarà estesa a tutta la Toscana e se siano disponibili i dati relativi alla mappatura delle zone “wi-fi free” presenti in regione. Vannini ha chiarito che riguardo al numero dei funzionari, questo è dettato dalle disposizioni che prescrivono che le conciliazioni siano gestite da questa tipologia di figura professionale. Rispetto alle indennità, il presidente del Corecom ha precisato che quelle toscane sono tra le più basse d’Italia, mentre il rallentamento nella gestione di alcune controversie è da attribuire alle difficoltà organizzative di alcune compagnie telefoniche che stanno vivendo fasi di crisi piuttosto importanti. Vannini ha poi assicurato che il vademecum per la tutela dei minori coinvolgerà, nei prossimi mesi, anche il resto della Toscana e, infine, ha spiegato che la mappatura delle zone “wi-fi free” è attualmente in corso di svolgimento.