“Codice rosa bianca”, Toscana capofila del progetto antiviolenza con la Asl di Grosseto

“Il Codice rosa è davvero un fiore all’occhiello della Toscana, ed è stata e continua ad essere un’esperienza molto importante. Che queste due giornate di lavoro siano proficue e contribuiscano a formare un numero sempre maggiore di operatori in grado di contrastare il fenomeno della violenza sulle fasce deboli”. Questo il saluto inviato dall’assessore al Diritto alla salute Stefania Saccardi ai partecipanti al Progetto speciale Codice rosa bianca, la due giorni di formazione in programma oggi e domani a Roma, organizzata dalla Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), di cui la nostra regione è capofila con l’Asl di Grosseto.
Un workshop per formare medici, infermieri e forze dell’ordine “a cascata”, che coinvolgerà centinaia di operatori, per garantire sostegno e giustizia ai tre milioni di donne, anziani, bambini, portatori di handicap, omosessuali, ogni anno vittime di violenza in Italia. “Quando, nel 2010, il Codice rosa è stato sperimentato per la prima volta a Grosseto, grazie alla volontà e alla tenacia della dottoressa Vittoria Doretti, non avremmo certo pensato che nel giro di cinque anni si sarebbe diffuso in tutti i pronto soccorso della Toscana, e anche in molte altre regioni”. Un circolo virtuoso che si è messo in moto, da Nord a Sud, dalla Valtellina a Palermo, da Trieste a Nuoro con operatori preparati e motivati, capaci di riconoscere nei pronto soccorso e assistere le vittime di violenza.
“La forza del Codice rosa – osserva ancora Stefania Saccardi – è la sinergia tra personale sanitario, forze dell’ordine, procure della Repubblica, associazioni di volontariato: una collaborazione che consente interventi tempestivi, qualificati ed efficaci. In Toscana, dove ormai è presente in tutti i pronto soccorso, il Codice rosa è riuscito a far emergere tanti casi di violenza che altrimenti sarebbero rimasti sommersi. E’ questa la strada giusta, i risultati ce lo confermano. E quindi invito tutti i soggetti che lavorano al progetto ‘Codice rosa bianca’ a proseguire con sempre maggiore determinazione su questa strada, per esercitare un reale ed efficace contrasto a tutte le forme di violenza sulle fasce deboli della popolazione”.