
Quattro ore di sciopero al mattino e presidio dalle 9 alle 11 davanti a Palazzo Vecchio in piazza Signoria (lato via de’ Gondi), a Firenze, domani (23 settembre), per gli oltre 400 lavoratori di Toscana Energia (con sedi a Firenze, Pisa, Arezzo e Pistoia) che chiedono di non subire “ingiuste penalizzazioni” dalla messa a gara del servizio gas. “In eventuali cambi di appalto, infatti – spiega la Filctem Cgil – sarebbero sì riassunti grazie alla clausola di salvaguardia, ma rischiano che venga loro applicato il cosiddetto contratto ‘a tutele crescenti’, con meno tutele. Inoltre, i lavoratori rischiano anche un danno pensionistico: chi era in un’azienda pubblica e passa ad un’azienda privata, ha l’onere del ricongiungimento nel passaggio da Inpdap a Inps”. L’agitazione di domani è indetta da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil Toscana.
“Chiediamo un incontro a Dario Nardella, sindaco del Comune che detiene la quota pubblica maggiore del capitale sociale dell’azienda, e di intervenire per tutelare i lavoratori in questo passaggio delicato”, dice Fabio Berni, segretario generale Filctem Cgil Toscana.