Rifiuti dalla Calabria, l’assessore Fratoni: “Nessun costo per la Toscana”

“L’accordo tra la Regione Toscana e la Regione Calabria, prevede che dal territorio della Calabria siano conferiti in Toscana soltanto rifiuti urbani, trattati e tal quali, e non prevede costi a carico dei Comuni toscani, poiché i costi sono totalmente a carico della Regione Calabria”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’ambiente, Federica Fratoni, rispondendo a un’interrogazione presentata dai consiglieri della Lega Nord Elisa Montemagni, Manuel Vescovi, Marco Casucci, Jacopo Alberti e Roberto Salvini.
L’assesore Fratoni ha ricordato che per i rifiuti urbani trattati sono state utilizzate le discariche di Asciano e Abbadia San Salvatore, Terranuova Bracciolini, Civitella Paganico e, limitatamente, Peccioli e Rosignano. I rifiuti urbani tal quali, invece, sono stati smaltiti utilizzando il termovalorizzatore di Poggibonsi, il polo di trattamento integrato di Arezzo e gli impianti di selezione e compostaggio di Grosseto e Terranuova Bracciolini. La Regione Calabria, per tutti questi tipi di conferimento, ha sostenuto un costo pari a 112 euro più Iva a tonnellata. L’assessore ha spiegato che la scadenza dell’accordo, a cui si è giunti su richiesta della Regione Calabria per fronteggiare il surplus di rifiuti prodotti nella stagione estiva, è fissata al 30 settembre. “Questo accordo, così come quello analogo sottoscritto con la Regione Liguria”, ha sottolineato, infine, l’assessore Fratoni, “dimostra che la Regione Toscana, al di là del colore politico del governatore in carica, ha dato la propria disponibilità ad aiutare territori in difficoltà ma garantendo la priorità e la sicurezza della gestione dei rifiuti toscani”.
Insoddisfatta della risposta si è dichiarata Elisa Montemagni, “anche perché, dalle risposte, emerge che alcuni dei nostri quesiti sono stati male interpretati”. Montemagni ha detto che “la Toscana si è fatta carico di un problema non suo, oltretutto con ricavi che pensavamo fossero più alti e che, anziché agli impianti di smaltimento, avrebbero dovuto essere destinati ai territori”. La consigliera ha anche chiesto: “Se siamo in grado di smaltire anche rifiuti prodotti fuori dalla Toscana, perché insistiamo con la programmazione di aprire nuovi impianti di smaltimento? E poi, quando pagherà la Regione Calabria? E se non dovesse pagare, chi sosterrà i costi?”. Montemagni ha infine concluso affermando che, “indipendemente dal colore politico, non avremmo dovuto smaltire né i rifiuti della Calabria né quelli della Liguria”.