Indennità ridotte per i dipendenti della Regione a Bruxelles: risparmio da 30mila euro l’anno

Diminute con effetto retroattivo, dal primo luglio, le indennità aggiuntive che la Regione versa ai dipendenti di stanza a Bruxelles. Una riduzione conseguente alla sforbiciata decisa del parlamento, il 20%, per il personale del ministero degli Esteri su cui è calcolata l’indennità regionale (che non può essere superiore al 50% di quanto percepito dai funzionari della Farnesina) che ha colpito la rappresentanza nella capitale belga composta da un dirigente, tre funzionari e due assistenti.
Dal primo luglio, retroattivamente, l’indennità di sede estera del dirigente si accorcerà così di 6.800 euro lordi l’anno, passando a poco più di 41mila euro lordi; i funzionari percepiranno 28.110 euro di indennità aggiuntiva (4.655 euro in meno) per i disagi e i maggiori costi determinati dal lavorare all’estero e gli assistenti 26.552 (anche per loro un taglio di 4.400 euro), con un risparmio complessivo di 30mila euro.
Dall’inizio della passata legislatura, tra il 2010 e il 2011, la Regione Toscana ha chiuso tutti e sette gli uffici di rappresentanza all’estero che aveva, tranne quello di Bruxelles, che è stato acquistato nel 2006. Il motivo per cui è rimasto aperto è evidente: “La politica della Unione europea condiziona le scelte nazionali e regionali – ricorda l’assessore alla Presidenza Vittorio Bugli – tanto per i suoi vincoli che per le opportunità legate al flusso dei finanziamenti europei, tre miliardi per la Toscana nei prossimi sette anni”.