Calamità naturali, con la nuova legge regionale possibili rimborsi ai privati tramite i Comuni

Cambia la legge regionale “Ordinamento del sistema regionale della protezione civile e disciplina della relativa attività”. Le modifiche, illustrate in commissione Territorio e ambiente, riguardano la disciplina dei contributi per i danni subiti dai privati e dalle attività produttive a seguito di eventi calamitosi.
La novità più rilevante è infatti la possibilità di erogare un contributo da corrispondere ai Comuni per destinarlo alle famiglie danneggiate più bisognose, calcolato “tenendo conto del numero dei nuclei familiari che hanno subito un danno ai beni immobili o mobili contenuti nell’immobile danneggiato che è dimora abituale e continuativa e all’indice di povertà relativa del medesimo comune”.
Nell’illustrare le modifiche in commissione si è ricordato che in presenza di eventi calamitosi “la Regione è intervenuta con sei leggi sociali che hanno pesato sulle casse regionali per 20,5 milioni di euro (risorse di parte corrente con tassazione regionale) attribuiti con specifica legge e dati a 4mila 792 famiglie toscane con Isee sotto 36 mila euro”. La scelta della Giunta è stata quella di non fare più leggi ad hoc ogni volta, ma di inserire nella legge il principio di assegnazione dei contributi alle famiglie con redditi sotto l’indice di povertà. Per le imprese sono stati individuati una serie di interventi: concessione di garanzie sia per la liquidità che per gli investimenti; concessione di microcredito per le medie, piccole e micro imprese; un fondo di garanzia per le aziende agricole e contributi di provenienza statale alle aziende agricole che hanno subito danni.
“Con queste modifiche – ha detto il presidente Stefano Baccelli – si stabilizza il modello utilizzato negli ultimi anni dalla Regione Toscana. In una situazione di carenza di risorse economiche la Regione si è trovata costretta a fare leggi specifiche per dare un contributo sociale per un massimo di 5 mila euro a ristoro forfettario dei danneggiamenti avvenuti. Si vuole allineare la normativa regionale con quella nazionale, che con la legge 100 del 2012 ha eliminato i contributi a privati ed imprese passando alla modalità della legge emanata di volta in volta. In ogni caso ritengo che questa proposta di legge necessiti di ulteriori approfondimenti da parte della commissione, in particolare per valutare la possibilità di formule assicurative pubbliche o di incentivi per promuovere l’attivazione di garanzie assicurative da parte di cittadini”.