Euromeeting, la Toscana aderisce al grand tour dei sapori

29 settembre 2015 | 14:31
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Euromeeting, la Toscana aderisce al grand tour dei sapori

La creazione di un Grand Tour dei sapori d’Europa, un vero e proprio prodotto turistico e culturale da sottoporre all’attenzione delle istituzioni internazionali e del ricco e variegato mondo delle imprese del turismo, della ristorazione e del settore agroalimentare durante Euromeeting. Sarà questo il momento centrale della due giorni milanese, la proposta di un progetto ideato e promosso dalle 30 regioni che fanno parte della rete NECSTouR di cui la Toscana è capofila.

L’idea di un ‘Grand Tour delle identità europee dei sapori e delle produzioni agroalimentari e enogastronomiche’, questo il nome completo del progetto, prende spunto dalle importanti esperienze interregionali già maturate in materia di costruzione e promozione di itinerari turistico-culturali. Ma soprattutto prende ispirazione dal percorso già avviato da alcuni anni in Toscana con Vetrina Toscana (una delle best practices che saranno presentate domani, durante la sessione mattutina del seminario) attraverso il quale il racconto delle specificità enogastronomiche locali si accompagna alla scoperta di territori, luoghi, tradizioni, culture, economia. L’obiettivo perciò si allarga, puntando a realizzare una proposta complessiva ben più ampia anche grazie alla collaborazione del Consiglio d’Europa e dell’Istituto europeo degli itinerari culturali. Il prossimo 23 ottobre, nell’ambito dell’Assemblea tematica annuale di NECSTouR, sarà presentata la piattaforma web (raggiungibile da quella data su www.necstour.eu e www.turismo.intoscana.it) che raccoglierà progressivamente le adesioni alla grande Comunità del Grand Tour. L’obiettivo è rendere conoscibili e fruibili i luoghi ed i contesti delle tante ‘tappe’ di questo percorso tra le tradizioni ed i sapori d’Europa. Il sito metterà in rete le mete del turismo ‘sostenibile’, un turismo ‘lento’ fatto di esperienze e sapori sempre più ricercati, ma anche tutti gli eventi che celebrano e festeggiano i prodotti della tavola con sagre e fiere. Tanti appuntamenti, spesso tradizionali, che rappresentano una grande opportunità per promuovere un turismo sostenibile in tantissimi territori meno noti ma che, grazie ad un approccio sistematico in un contesto europeo, possono avvantaggiarsi per un allargamento dell’offerta turistica. Un invito particolare al popolamento del sito viene rivolto agli studenti ed ai professori delle scuole di turismo e ristorazione, con la messa a disposizione di un canale per lo scambio di esperienze e conoscenze, ma anche alle imprese del mondo agricolo, della trasformazione di prodotti locali, della ristorazione e del piccolo commercio locale.
“In Toscana abbiamo grandi ricchezze ma limitarsi ad evocarle e basta non è sufficiente. Siamo stati capaci di metterle in rete al nostro interno ma adesso si tratta di condividerle con le altre regioni di Necstour, che ne hanno di proprie. Tanti strumenti da mettere a sistema, da tradurre in azioni concrete per valorizzare un patrimonio inestimabile”. Così ha commentato l’assessore al turismo Stefano Ciuoffo è intervenuto nel primo pomeriggio a Milano alla 13esima edizione di Euromeeting. “Euromeeting ha il compito di intercettare, organizzare e mettere in rete il lavoro di 30 regioni di 9 stati europei. Di valorizzare gli elementi che caratterizzano tutti questi territori. La Toscana è la regione capofila e domani andremo ad Expo per dare un assaggio di tutte queste proposte”.
“La Toscana non è solo città d’arte ma è molto di più”, ha continuato l’assessore. “C’è un turismo ‘lento’, motivazionale, esperienziale, legato al desiderio di conoscere i luoghi che si visitano potendone gustare i sapori, conoscere le campagne, il turismo sportivo o quello legato al benessere. Ad Euromeeting ci confrontiamo e ci scambiamo esempi di buone pratiche di politiche attuate nei propri territori per renderle ripetibili o esportabili nella nostra Europa. Il 2015 sembra essere l’anno del rilancio per il turismo toscano, quello in cui il paese ha ritrovato fiducia e deciso ad investire le proprie risorse anche per lo svago e la cultura”.
“La politica e gli amministratori devono però essere pronti a cogliere la richiesta di turismo di qualità, sulla domanda intelligente e strutturata, che va oltre i simboli tipici più conosciuti, alla ricerca di stimoli, conoscenze, territori sconosciuti”, ha concluso Ciuoffo. “C’è ancora tanto da cogliere e saperlo sfruttare e valorizzare è il compito per il futuro. La nostra scommessa è quella di distribuire i grandi flussi turistici dalle città d’arte anche sugli altri territori: dobbiamo perseguire questa strada perché questo è un volano dell’economia che va sfruttato. Far apprezzare un dettaglio, un particolare, accompagnando i turisti come fossero ospiti a casa nostra”.