Unioni civili, Lega Nord: “Con i registri gli asili comunali si dimenticano i termini padre e madre”

Lega Nord si schiera a favore dell “famiglia tradizionale”. “L’articolo 29 della Costituzione della Repubblica Italiana stabilisce che ‘La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio’, senza dimenticare che i termini madre e padre, rappresentano parole cardine della nostra cultura e della religione cristiana”. Lo sottolineano i consiglieri regionali che calano la questione a livello locale.
“Crediamo sia più che giusto- affermano i Consiglieri regionali della Lega Nord in Regione- tutelare i diritti delle minoranze, ma senza che questo comporti assolutamente la cancellazione dei diritti della maggioranza dei cittadini”. “Ci preme segnalare- insistono i rappresentanti leghisti- che in diversi comuni italiani e toscani, le famiglie che hanno iscritto i propri figli alle scuole materne, non hanno più trovato sui moduli la classica dicitura madre e padre, bensì quella più anonima di ‘genitore 1 e genitore 2’; tale cambiamento è immediatamente successivo all’istituzione del registro delle unioni civili che nelle intenzioni vorrebbe equiparare le coppie unite in matrimonio alle coppie di fatto”. “La pressante richiesta alla Giunta regionale- concludono i Consiglieri della Lega- è quella di mantenere o predisporre, ove mancasse, sulla modulistica di accesso ai servizi regionali destinati alle famiglie con figli in minore età, la normale e consolidata dicitura “padre e madre”.