Ex Alberese, ok da Palazzo Panciatichi al previsionale 2015 e al piano triennale di investimenti

Approvato a maggioranza il Bilancio economico di previsione 2015 e il piano di investimenti 2015-2017 dell’ente Terre regionali toscane. L’atto è stato illustrato in Aula dal presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Gianni Anselmi (Pd) che sul bilancio presenta un valore di produzione di 3 milioni 425mila euro. Il conto economico riguarda il terzo anno di attività dell’Ente, nato dalla trasformazione dell’azienda agricola di Alberese in ente pubblico non economico che, per sua natura, è preposto allo svolgimento di compiti istituzionali e non è chiamato a perseguire fine di lucro né ad operare su mercati contendibili.
Il valore della produzione risulta in calo di 497mila euro, conseguenza di alcune scelte programmate che generano anche minori trasferimenti da parte della Regione Toscana (la Regione sostiene l’Ente terre con meno di un milione e mezzo di euro) a Terre regionali toscane.
Nel dettaglio i ricavi per prestazioni istituzionali calano di circa 270mila euro (206mila euro in meno di vendite fatturate al Cemivet e 40mila che in passato la Regione Toscana riconosceva alla Tenuta di Alberese per la gestione delle parti comuni dei beni di proprietà regionale in concessione). I ricavi per prestazioni commerciali calano di oltre 30mila euro rispetto al preventivo 2014 per l’azzeramento dei ricavi del punto vendita. I costi calano complessivamente di 494mila euro dei quali 292 mila per la diminuzione di acquisti di beni (in gran parte per la fine dell’accordo Cemivet). Significativa è anche la prevista riduzione delle spese di gestione delle autovetture. Il costo del personale risulta in calo di 30mila euro a seguito di una prevista fuoriuscita per pensionamento nel 2015. Tra le funzioni l’Ente gestisce la banca della terra, come strumento per favorire l’accesso dell’imprenditoria privata, e dei giovani agricoltori a terreni agricoli e forestali; promuove, coordina e attua interventi di gestione forestale sostenibile e di sviluppo dell’economia verde; approva indirizzi operativi per la gestione dei beni del patrimonio agricolo-forestale; verifica la conformità dei piani di gestione dei complessi agricoli forestali adottati dagli enti gestori e ne coordina l’attuazione; gestisce le aziende agricole di sua proprietà o di proprietà della Regione. Alle gestioni agricole fa riferimento anche il Parco Stalloni nelle Tenuta di San Rossore e di Alberese e le competono anche la gestione del germoplasma. Il piano degli investimenti dell’Ente è contenuto e riguarda per circa un terzo interventi di messa a norma e sostituzione di macchinari e attrezzature agricole e per 60 mila euro il rifacimento di tettoie. Si tratta di 245 mila euro di investimenti programmati per il 2015 e 185 mila sia per il 2016 che per il 2017. In sede di dichiarazione di voto Roberto Salvini (Lega) ha confermato il voto contrario già espresso in commissione: “Le partecipate – ha detto – dovrebbero creare utili e non buchi neri. Occorre maggiore controllo su questo e su tutti gli altri Enti”.
Irene Galletti (M5S), vicepresidente della commissione, ha espresso un voto di astensione ricordando una serie di “criticità”, tra le quali la banca delle terre “definita un fiore all’occhiello da Rossi mentre si è rivelata un flop”, ricordando le “dieci persone assunte per un anno con il progetto Giovani Sì per un censimento del territorio rimasto incompiuto e costato 120mila euro“. Galletti ha inoltre ricordato i 141mila euro di spese per utenze “per noi già alte e che ritroviamo in altre voci di spesa extra”. Da qui l’appunto della necessità di “approfondimenti” e la richiesta di “informazioni più dettagliate” da dare ai consiglieri anche per “scoprire giochi di bilancio”. “Ente Terre – ha concluso – adempie funzioni che possono essere gestite direttamente dalla Regione tramite l’assessorato competente”.
Paolo Bambagioni (Pd) ha invece rilevato come l’Ente sia “strumento a tutela delle eccellenze toscane e tra queste voglio ricordare la Centrale del Latte. Una realtà che produce utili, svolge una funzione pubblica insostituibile, gira circa 100milioni l’anno di lavoro, impiega moltissime famiglie toscane”. “Suggerirei – ha concluso – che Ente Terre si occupi di Centrale, ovviamente con i finanziamenti idonei”; sempre dal Pd Simone Bezzini ha ricordato la “strategicità” di Ex Alberese, al “terzo anno di vita e quindi ancora in una fase di transizione. Ci sono una serie di accordi e convenzioni che possono essere rivisti e perfezionati. Il bilancio è in coerenza con gli indirizzi della legge finanziaria approvata da questo Consiglio, ed è ovviamente necessaria, come per tutti gli enti, la massima attenzione”.