Vendita dei giornali, i rapporti tra edicole e distributori in Consiglio. Ma la Regione non ha competenze

“Nell’ordinamento vigente non è previsto alcun obbligo, a carico delle imprese di distribuzione, di contrattare con tutte le imprese rivenditrici esistenti. Non esiste neppure il diritto di quest’ultime alla fornitura del prodotto. Comune e Regione, perciò, non hanno titolo per intervenire nel rapporto che intercorre tra distributore e rivenditore”.
L’assessore all’economia Stefano Ciuoffo ha risposto così ad un’interrogazione dei consiglieri Gabriele Bianchi, Enrico Cantone e Andrea Quartini del Movimento 5 Stelle, in merito alla pretesa, da parte di un’agenzia locale di distribuzione, del pagamento di un corrispettivo da parte di rivendite di giornali e riviste considerate antieconomiche. L’assessore ha precisato che la questione sollevata deve essere risolta nell’ambito di un rapporto contrattuale di carattere privatistico tra distributore e rivenditore, che è disciplinato dall’accordo nazionale del 19 maggio 2005 fra la Federazione degli editori di giornali e le sei organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dei rivenditori. Il consigliere Gabriele Bianchi si è detto “abbastanza soddisfatto” della risposta, sottolineando che l’interrogazione nasceva dall’esigenza di vedere garantita la distribuzione dei giornali anche nelle piccole realtà locali, spesso anche in zone disagiate a tutela del diritto ad essere informati e del pluralismo informativo.