Rischio idrogeologico: dalla Regione 12 milioni di euro, nel mirino le briglie di fiumi e torrenti

Dodici milioni di euro per la riduzione del rischio idrogeologico nelle aree boscate: 7,5 per l’efficienza delle “briglie” di fiumi e torrenti, il resto per altri progetti di sistemazione idraulico-forestale e interventi di prevenzione degli incendi. “Lo avevamo annunciato a maggio e ci siamo arrivati – ha detto il presidente Enrico Rossi – L’approvazione di questo atto ci permetterà di adeguare strutturalmente le briglie dei fiumi toscani partendo da quelle di montagna. Procederemo analizzando tutte le segnalazioni pervenute dagli enti. Quindi individueremo gli interventi prioritari nei territori comunque più fragili dal punto di vista dell’equilibrio idrogeologico. E una volta conclusa l’istruttoria, gli interventi saranno realizzati entro l’anno corrente del finanziamento”.
La misura, in linea con quanto recita il punto 17 “Fiumi mai più a briglia sciolta” (all’interno delle 25 proposte del programma di governo per i primi 100 giorni), cercherà di fare fronte alle oltre 1100 richieste pervenute dai Consorzi di bonifica per realizzare interventi in materia di riduzione del rischio idrogeologico all’interno del reticolo di loro gestione in territorio boscato. Il bando permetterà, con una riserva di 7,5 milioni di euro, di ricostruire briglie o comunque interventi strutturali su ampi tratti di corsi d’acqua in tutte quelle zone collinari, montane situate in aree boschive che negli ultimi anni sono state più pesantemente colpite dalle calamità naturali di rilevanza regionale e nazionale.
Le briglie idrauliche in Toscana sono circa 14mila di cui ben 11mila in ambito forestale montano: servono a frenare la velocità della corrente e trattengono i detriti, assicurando la pulizia dell’alveo del fiume e il troppo rapido scorrere delle acque.
Agli ulteriori 4,5 milioni di fondi potranno invece accedere proprietari, possessori e/o titolari privati della gestione di superfici forestali, anche collettive, singoli o associati; inoltre Enti pubblici (anche a carattere economico), Comuni, soggetti gestori che amministrano gli usi civici, altri soggetti di diritto pubblico proprietari, possessori e/o titolari della gestione di superfici forestali, singoli o associati. A breve saranno emessi i relativi bandi su cui presentare le domande di aiuto.