Sanità, Mugnai (Fi) attacca la giunta Rossi sul nuovo testo della legge di riforma

13 ottobre 2015 | 11:11
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Sanità, Mugnai (Fi) attacca la giunta Rossi sul nuovo testo della legge di riforma

“Sulla riforma ammazza-sanità voluta da Rossi il Pd e la giunta si arrampicano goffamente sugli specchi pur di impedire che si celebri il referendum abrogativo. Ecco il perché dello stop e della supposta rivalutazione di cui ha parlato l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi oggi in commissione sanità”. Questa l’impressione ricavata da Stefano Mugnai, capogruppo di Forza Italia e vicepresidente della Commissione sanità, dopo l’audizione dell’assessore regionale Saccardi nella seduta odierna.

“A distanza di pochi mesi dall’approvazione fatta della legge regionale 28/2015 di riforma del sistema sanitario toscano voluta da Rossi e votata dal Pd – osserva Mugnai – oggi Saccardi viene a riferirci l’intenzione della giunta e dello stesso Pd di superarla senza spiegare il perché, salvo un riferimento al fatto, da noi ampiamente denunciato a suo tempo, che quella riforma fu approvata senza un adeguato confronto con gli attori della sanità toscana”.
Ok, dunque tutto da rifare? “Malgrado ciò – prosegue il vicepresidente della Commissione sanità – si dice che la nuova legge arriverà fra un mese in commissione, che da quel momento avrà a sua volta un mese per approvarla. Che razza di approfondimento potrà mai fare, la giunta, in quattro settimane? E’ una beffa: affermano di voler cambiare la 28/2015 perché viziata dalla fretta, e poi la rielaborano con una nuova legge ancor più frettolosa. E’ un paradosso”.
Per di più il ritardo già c’è: “Era dal 30 settembre – ricorda Mugnai – che avrebbero dovuto presentare in commissione non una comunicazione ma un testo di legge. Invece abbiamo solo una gran confusione e tante contraddizioni. Bisogna domandarsi il perché; il perché politico. Ed è evidente: Pd e giunta hanno cambiato strategia in maniera pure goffa perché stanno cercando in ogni modo di impedire la celebrazione del referendum abrogativo. Perché, se sono così convinti della bontà delle loro scelte, non si confrontano in una campagna referendaria anziché impegnarsi per evitare il referendum? La verità è che i cittadini toscani, anche molti di quelli che hanno votato Pd alle ultime regionali, stanno assistendo, già adesso, alle ricadute di una riforma che ancora non è compiuta in Aula ma che sta già producendo quotidianamente i suoi effetti in termini di taglio di servizi, chiusure di reparti, liste attesa enormi e crescenti”.