In commissione Sanità primo via libera al bilancio preventivo dell’Ars per il 2015

14 ottobre 2015 | 15:21
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In commissione Sanità primo via libera al bilancio preventivo dell’Ars per il 2015

Arriva a metà ottobre il via libera in commissione Sanità al bilancio di previsione 2015 dell’Agenzia regionale di sanità, con proiezione pluriennale 2015-2017. Con un valore della produzione di 4 milioni e 136mila euro ed un costo di circa 3 milioni e 927mila euro, ha avuto l’ok con le sole astensioni di Stefano Mugnai (Forza Italia) e Andrea Quartini (M5S). 

È stato il direttore dell’agenzia Francesco Cipriani, primo primario di epidemiologia in Italia, ad illustrare i dati e le attività svolte, sottolineando che oltre il 70% dei costi si riferisce al personale, “come è logico che sia in un ente di ricerca”. Sono infatti 54 le persone a tempo indeterminato che lavorano nell’agenzia (statistici, epidemiologi, informatici, esperti di qualità), articolata nell’Osservatorio di epidemiologia e nell’osservatorio per la qualità e l’equità, oltre alla direzione amministrativa; questi si affiancano ogni anno circa 20 contratti a tempo determinato assunti per progetti specifici.
Le banche dati sono la base informativa dell’attività di ricerca. Le “tracce informatiche”, lasciate dai cittadini che effettuano una prestazione sanitaria vengono rielaborate per creare registri regionali di patologia, indicatori di qualità delle prestazioni, flussi. Si tratta di milioni di dati informatizzati, resi anonimi e consultabili. “Abbiamo gli strumenti per vedere quali sono i problemi di salute dei toscani, chi li sta curando e come – ha sottolineato Cipriani – Siamo in grado di monitorare la macchina sanitaria e le sue risposte ai bisogni di salute. Solo in Toscana c’è una struttura di sistema come questa, punto di riferimento a livello nazionale”.
Il direttore Cipriani non ha nascosto di essere un po’ imbarazzato a presentare un bilancio preventivo ad ottobre, ma ha assicurato che non ci sono grosse variazioni rispetto all’anno precedente. Le elezioni regionali hanno infatti determinato uno slittamento significativo dei tempi di esame del consiglio.
Paolo Sarti (Sì) non ha nascosto la propria preoccupazione sul fatto che le prestazioni sanitarie fatte dal privato e dal privato sociale sfuggono attualmente alle rilevazioni. Un timore condiviso da Serena Spinelli (Pd), che si augura una verifica sulla qualità dei servizi e delle prestazioni erogati dal privato sociale, chiamato a diventare un pezzo importante del sistema. Andrea Quartini (M5S) ha espresso perplessità sulla scelta fatta dalla Regione sull’utilizzo di Villa La Quiete alle Montalve come sede. Secondo Paolo Bambagioni (Pd) merita una riflessione la possibilità di far tornare le funzioni dell’agenzia all’interno della Regione, visto che la quasi totalità dei finanziamenti deriva da trasferimenti regionali, mentre tefano Mugnai (FI) ha sottolineato l’importanza della ‘terzietà’ dell’Agenzia di sanità.
“E’ un’agenzia al servizio di giunta e consiglio, la cui imparzialità è un dato oggettivo che ho verificato personalmente – ha affermato il presidente della commissione Stefano Scaramelli – E’ uno strumento che serve a tutti, specie a chi, come noi, non è un addetto ai lavori, ma vuole capire cosa accade in sanità”.