“Lega Toscana”, Quilici commissario provinciale: ecco gli obiettivi

17 ottobre 2015 | 12:00
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“Lega Toscana”, Quilici commissario provinciale: ecco gli obiettivi

Ieri 16 ottobre al  Caffè Giubbe Rosse di Firenze si è svolta la conferenza stampa del movimento “Lega Toscana” per presentare gli obiettivi politici e l’ organigramma con la nomina dei commissari nelle varie province toscane. Oggi la Lega Toscana torna sull’appuntamento con una nota, soffermandosi sulla nomina del commissario provinciale per Lucca, Ilaria Quilici. “Gli obiettivi che contraddistinguono il nostro movimento la cui base è sempre il “federalismo”  – si spiega – sono quelli di essere un movimento che nasce dal basso, che opera con persone che stanno a stretto contatto con il territorio e si occupano dei problemi quotidiani dei cittadini toscani. In Provincia di Lucca abbiamo affidato la nomina di Commissario Provinciale a Ilaria Quilici, ritenendo che il suo attivismo sia una qualità fondamentale per poter attivare un percorso all’interno dell’area di centro destra. La Lega Toscana vuole andare a colmare quel vuoto che si è creato in politica a causa dell’incapacità dei partiti e amministratori nel gestire la cosa pubblica e ogni
giorno coinvolti in scandali e ruberie di ogni sorta a differenza dei nostri eletti e sostenitori in Toscana che con i fatti e i loro comportamenti hanno sempre dimostrato trasparenza e pulizia. Un principio cardine del nostro movimento è la democrazia interna: chiunque desidera avvicinarsi alla politica e contribuire in qualche maniera acquisisce subito il diritto di voto alle decisioni contribuendo alo svolgimento dell’attività politica sul territorio, contrariamente ad altri dove questo diritto è riconosciuto solo a “selezionati”.
I commissari provinciali, oltre ai nuovi civici che non hanno mai fatto politica, provengono da diverse esperienze politiche, principalmente da Lega Nord-Forza Italia/PDL – ex An. Saranno organizzati in maniera capillare su tutto il territorio toscano con campagna di tesseramento (euro 10) e avranno ampia autonomia decisionale sulle rispettive province, unica limitazione: non potranno uscire dall’ambito del centrodestra”.