Consiglio regionale vota legge su previdenza integrativa e atti liberalità degli eletti

20 ottobre 2015 | 16:37
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Consiglio regionale vota legge su previdenza integrativa e atti liberalità degli eletti

Una legge di trasparenza, che permetterà di entrare nel dettaglio delle indennità percepite da consiglieri regionali o assessori. È lo spirito della legge presentata dall’ufficio di presidenza del consiglio regionale, e illustrata dal presidente Eugenio Giani, approvata a maggioranza dall’aula, con l’astensione del Movimento 5 stelle.
La legge ha come titolo “assicurazione previdenziale integrativa e atti di liberalità da attivare su richiesta dei consiglieri e assessori regionali”. In realtà, ha spiegato Giani, l’oggetto non è l’assicurazione previdenziale “bensì la dichiarazione” e quindi “la disponibilità da parte degli uffici del Consiglio ad attivare l’accantonamento di somme per coloro che, quando ci si arriverà, intendano dotarsi in modo volontario di assicurazione previdenziale integrativa”.
La legge integra la normativa in vigore (legge regionale 3/2009) introducendo anche la previsione di atti di liberalità. In pratica, ha spiegato il presidente, si prevede “un automatismo” in virtù del quale “certe erogazioni non andranno più sulla busta paga, ma direttamente a chi è indicato dal consigliere”. La previsione si può riferire, ad esempio, alle dazioni ad associazioni o movimenti o agli stessi partiti politici che consiglieri o assessori intenderanno sostenere. Lo stesso per quelle cifre che siano impiegate per “acquisire servizi” connessi al mandato politico istituzionale svolto (si può fare l’esempio dell’acquisto di quotidiani, la commissione di studi, approfondimenti, attività di supporto da parte di esperti, eccetera). Tutte attività che, se acquisite direttamente dagli eletti e dagli assessori con i soldi dell’indennità percepita, saranno rese conoscibili ai cittadini. La legge non comporta oneri a carico del bilancio regionale ed entra in vigore il giorno dopo la pubblicazione.
Claudio Borghi, Lega Nord, nel dichiarare il voto favorevole del proprio gruppo, ha ricordato la questione dei “contributi figurativi” per coloro che, pur eletti, non risultino automaticamente in aspettativa ex lege. Attualmente c’è una legge all’esame della commissione competente alla Camera dei deputati; se però l’iter non dovesse procedere, ha chiarito Giani, il Consiglio procederà con propria legge.