“Padre” e “madre” nei moduli della Regione: bocciata la mozione della Lega, ma il Pd si divide

Bocciata la mozione della Lega Nord per conservare nei moduli di accesso ai servizi regionali per le famiglie con figli minori, la dicitura “padre” e “madre” e prevedere la firma congiunta come fatto dalla giunta di Arezzo.
E’ stata Elisa Montemagni ad illustrare il testo: “Ci indigna particolarmente – ha osservato – che queste due figure fondamentali possano essere cancellate”. Secondo Alberto Casucci “occorre partire dal dato incontestabile che tutti, su questa terra, siamo stati generati da un uomo ed una donna”. “Nessuno può sentirsi discriminato dalle diciture ‘padre’ e ‘madre’ – ha aggiunto – La sostituzione è un impoverimento, non certo un arricchimento”.
Per Paolo Sarti (Sì) la scelta del comune di Arezzo è invece “un passo indietro lungo il cammino che deve portare alla tolleranza, ad un’apertura verso altre realtà”, da qui il voto contrario. Dello stesso parere Monia Monni (Pd): “Non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Le coppie di fatto esistono – ha dichiarato motivando il voto contrario del gruppo – Usare un termine generico non toglie diritti alla famiglia tradizionale, ma ha la delicatezza di prendere atto che in quelle scuole possono esserci dei bambini che semplicemente un padre ed una madre non ce l’hanno, ma hanno comunque dei genitori”. Il Pd però non ha votato compatto. Si è dissociato infatti Paolo Bambagioni, sottolineando che la legislazione attuale non prevede la possibilità di adozione per le coppie omosessuali. “Non abbiamo una legislazione organica in materia- Si vuole sollecitare l’avvio di un percorso. Quando le cose devono cambiare si deve partire dalle leggi, dalla Costituzione”. Per questo ha annunciato il suo voto favorevole sulla mozione. Dello stesso avviso Eugenio Giani: “Stiamo parlando di una scuola, nella quale il protagonista è il bambino, non sono i genitori – ha affermato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani – Il bambino ha diritto ad avere per riferimento la società naturale, cioè un padre ed una madre. Anch’io voterò a favore della mozione”.