Start Cup 2015: la Toscana premia le idee di impresa più innovative

Sistemi avanzati di sorveglianza portuale con sensori radar; microcontrollori che interagiscono con persone e ambiente per rendere più concreto l'”internet delle cose”; pneumatici intelligenti che monitorano lo stato di usura per prevenire incidenti: sono queste le tre idee di impresa che si sono aggiudicate la Start Cup Toscana 2015, premio alle idee innovative nate in ambito universitario e più in generale alla ricerca, fornendo l’aiuto per trasformarsi in aziende che affrontano il mercato.
Il tutto grazie all’impegno della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa insieme alle Università di Siena, Firenze, Pisa, Scuola Normale Superiore di Pisa, con il supporto finanziario della Regione Toscana e in collaborazione con il Premio nazionale per l’innovazione.
La presentazione delle dieci idee di impresa finaliste è stata curata da Paolo Ferragina, prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Pisa, mentre Andrea Piccaluga, delegato al trasferimento tecnologico della Scuola Superiore Sant’Anna, ha illustrato le esperienze dei partecipanti all’iniziativa di formazione imprenditoriale Tuscan Start Up Academy, anch’essa sostenuta dalla Regione.
Da segnalare che la scelta delle tre idee ad alto contenuto tecnologico tra le dieci selezionate non è stata facile, tanto che la giuria è ricorsa ad una quarta premazione ex aequo, suddivisa tra Laborplay, startup dell’Università di Firenze, con le sue soluzioni informatiche per incrementare il benessere in azienda e G999, con le sue macchine smart per la realizzazione di tessuti di alta tecnologia, iniziativa che ha mosso i primi passi a Prato.
“Questa manifestazione, mentre conferma tutta l’attenzione che la Regione dedica ai giovani, al loro impegno inventivo nella ricerca e al loro diritto di trovare adeguato spazio di lavoro nella società – ha detto la vicepresidente e assessore all’università e ricerca Monica Barni all’auditorium di Santa Apollonia a Firenze – dimostra la capacità del sistema universitario toscano di raccogliere la sfida dello sviluppo attraverso la creazione di una filiera virtuosa tra università, centri di ricerca e imprese. E di saper affrontare l’impegno che gli obiettivi europei affidano per i prossimi anni al sistema della formazione”.