Avviata in consiglio regionale la ricognizione sull’utilizzo dei fondi europei

26 ottobre 2015 | 16:29
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Avviata in consiglio regionale la ricognizione sull’utilizzo dei fondi europei

“Con queste audizioni si è avviato il lavoro di ricognizione rispetto all’utilizzo dei fondi europei da parte della Regione Toscana, gli unici oggi disponibili per gli investimenti, nonché sul funzionamento dell’Ufficio regionale di Bruxelles. Questa funzione di monitoraggio e controllo è essenziale. Al contempo il Consiglio toscano dovrà conquistare un ruolo attivo in Europa, partecipando pienamente alla formazione delle politiche europee e mettendosi in condizione di poter dare pareri informati sul rispetto del principio di sussidiarietà in tempo utile e prima che si verifichino invasioni di competenze da parte della Commissione europea. Per questo stiamo organizzando per i primi di dicembre un seminario di studi sulle Regioni in Europa, in modo da mettere a confronto diverse esperienze italiane e per costruire un percorso virtuoso per la nostra partecipazione alla cosiddetta fase ascendente del diritto europeo”.

Così si è espresso il presidente della commissione istituzionale Politiche europee ed Affari internazionali, Tommaso Fattori, Sì Toscana a sinistra, a conclusione della lunga ed articolata seduta odierna in cui sono stati ascoltati il responsabile dell’Ufficio di collegamento della Toscana con le Istituzioni comunitarie, Orazio Cellini, e il responsabile della competitività del sistema regionale, Alessandro Compagnino, dirigente della giunta.
La commissione presieduta da Fattori si occupa di ricerca, studio e proposte per la partecipazione del Consiglio alla formazione degli atti dell’Unione europea e rappresenta un supporto trasversale alle commissioni consiliari su tematiche di rilievo comunitario ed internazionale.
Il dibattito suscitato dai due dirigenti è stato arricchito dalle domande dei consiglieri regionali Jacopo Alberti a Roberto Salvini, entrambi Lega Nord, di Massimo Baldi, Elisabetta Meucci, Valentina Vadi e Fiammetta Capirossi, tutti Pd. I quali, nel complesso, hanno chiesto informazioni sulla gestione dei fondi europei, su quali fondi è possibile attivare per combattere la disoccupazione ed intervenire sulle questioni del lavoro, nonché su come è possibile pianificare politiche per abbassare il tasso della dispersione scolastica, che in Toscana è molto alta se rapportata al Centro Nord.
Il presidente Fattori ha assicurato che la commissione, rispetto alla gestione dei fondi europei, “cercherà di capire, nell’interesse collettivo, come lavorare sui punti dolenti, dalla disoccupazione e dal problema del lavoro al tasso di dispersione scolastica”, fermo restando che “il quadro generale non è buono per l’Italia, dato che il nostro Paese ha rivisto vergognosamente al ribasso gli obiettivi Europa 20-20, dagli investimenti in ricerca e sviluppo fino alla riduzione dell’abbandono scolastico”.
“In termini generali”, ha concluso Fattori a margine della seduta, “sarà utile che il Consiglio possa prendere parte alla discussione avviatasi in tutta Europa sul futuro dell’Unione, in un momento in cui la governance europea non solo è lontana dal metodo comunitario, ma si distanzia persino dal metodo intergovernativo, come dimostrano trattati come il Fiscal compact, che formalmente non è un trattato dell’Unione ma un semplice trattato internazionale. Naturalmente questo significa discutere di democrazia in un momento in cui il deficit di democrazia nell’Unione Europea è sotto gli occhi di tutti”.