Braccini (Fiom): “Mobilitazione per migliorare il contratto dei metalmeccanici”

26 ottobre 2015 | 16:09
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Braccini (Fiom): “Mobilitazione per migliorare il contratto dei metalmeccanici”

Si avvia una nuova tornata di assemblee nelle aziende metalmeccaniche per presentare la piattaforma varata a Cervia dall’assemblea nazionale delle delegate e dei delegati Fiom per riconquistare il contratto collettivo nazionale di lavoro. “Vogliamo riconquistare un contratto nazionale che migliori le condizioni di lavoro – spiega Massimo Braccini, segretario regionale della Fiom Toscana – e aumenti il potere d’acquisto delle retribuzioni, riunifichi i diritti, contrasti la precarietà, rafforzi i diritti sociali dei lavoratori. Nella piattaforma rivendichiamo diritti comuni per tutte le tipologie di lavoro e sugli appalti che vi sia la responsabilità diretta da parte dell’azienda appaltante su tutto il ciclo lavorativo”.

“Sulla materia degli appalti – aggiunge – ci vuole fermezza, non è possibile che le aziende committenti non siano chiamate ad una responsabilità solidale nei confronti dei lavoratori delle aziende in appalto. Sul salario per la prima volta si propone di definire una contrattazione annua tenendo conto non solo dell’andamento inflattivo nazionale ed europeo, ma anche della redistribuzione della ricchezza prodotta, del valore aggiunto, della produzione industriale e dell’andamento di settore. La piattaforma verrà votata in tutti i luoghi di lavoro che applicano il contratto Federmeccanica/Assital e verrà inoltre richiesta l’opinione dei metalmeccanici per comprendere se condividono la possibilità di ricorrere ai referendum per cancellare leggi ingiuste ed inique sul lavoro. Nello stesso tempo è stato deciso di mobilitarci contro la manovra del Governo e contro le politiche economiche e sociali portate avanti in questi anni che stanno creando profonde ingiustizie sociali, crescenti povertà e disuguaglianze, per questi motivi è stata indetta una manifestazione nazionale per il 21 novembre per sostenere scelte diverse e cambiamenti nell’interesse dei lavoratori e cittadini riguardo la scuola, sanità, pensioni e politica industriale”.