Difensore civico, Franchini: “Tempi maturi per una figura nazionale”

È stato presentato con successo a Roma, nella sala Aldo Moro di Montecitorio, il secondo rapporto annuale della difesa civica in Italia. Il rapporto, presentato nell’incontro di lunedì scorso, è elaborato dal Coordinamento nazionale dei difensori civici delle Regioni e delle Province autonome sulla Difesa civica. L’istituzione del Difensore civico nazionale è un obiettivo non ancora raggiunto. La presentazione del rapporto da parte di Lucia Franchini, Difensore civico della Toscana e presidente nazionale, ha confermato che anche in Italia sono ormai maturi i tempi per l’istituzione di un Difensore civico nazionale e per una legge quadro che uniformi le legislazioni regionali sulla figura dei difensori civici, organi che per le loro stesse funzioni devono avere piena autonomia.
“Concludemmo la presentazione del primo rapporto della difesa civica italiana – ha ricordato Lucia Franchini nel suo intervento – concordando su come l’attività dei difensori civici sia esperienza di modernizzazione del rapporto tra il singolo e la pubblica amministrazione, perché rende tangibile ai cittadini l’azione svolta dalle Regioni nei loro confronti e nello stesso tempo permette all’amministrazione un più corretto funzionamento”. “Se a livello nazionale nell’ultimo anno si è parlato di difesa civica si deve prevalentemente ad interventi parlamentari come quelli di Bruno Tabacci ed Elena Centemero nel dibattito sulla riforma della giustizia e della pubblica amministrazione. È stato particolarmente apprezzato l’operato del presidente della commissione parlamentare Affari sociali, Federico Gelli, che ha presentato, nella revisione della proposta di legge sulla responsabilità tecnica-professionale in sanità, il ricorso al difensore civico regionale da parte del cittadino nel caso di contenzioso. Anche le richieste al Coordinamento nazionale della difesa civica da parte dei cittadini sono raddoppiate, vedendo richieste di italiani residenti all’estero”
Lucia Franchini ha poi accennato alla collaborazione con la Regione Toscana, nello specifico con l’assessore Vittorio Bugli (delegato alla Conferenza delle Regioni ed al Tavolo unificato Stato Regioni) per un progetto finalizzato alla costituzione di un osservatorio e di un’offerta pubblica di strumenti di mediazione per un servizio al cittadino più omogeneo sul territorio nazionale.
L’intervento conclusivo è stato di Bruno Tabacci, presidente della commissione parlamentare per la semplificazione, che ha riconfermato il suo sostegno alla presentazione di una legge nazionale per la Difesa civica, ma ribadendo la necessità di una condivisione più larga possibile di questa proposta da parte delle forze politiche e del mondo culturale e scientifico.