Appalto per le pulizie dei caselli autostradali, scatta lo sciopero: “Dimezzato il lavoro dei dipendenti”

30 ottobre 2015 | 14:59
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Appalto per le pulizie dei caselli autostradali, scatta lo sciopero: “Dimezzato il lavoro dei dipendenti”

“Appalto pulizie caselli autostradali, dimezzato il lavoro dei dipendenti”: Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti proclamano lo stato di agitazione e indicono una giornata di sciopero per lunedì (2 novembre), con presidio nel piazzale della chiesa di San Giovanni a Limite in via di Limite (la chiesa dell’Autostrada del Sole, all’incrocio con la A11 Firenze-Mare, progettata da Giovanni Michelucci) dalle 11.

Il 26 ottobre scorso Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil hanno incontrato la società Pulirapida, che a far data dal 1 novembre è aggiudicataria dell’appalto di pulizia, disinfestazione, derattizzazione, facchinaggio interno, tosatura aiuole e minuta manutenzione locali delle stazioni autostradali e dei fabbricati della Toscana. “Tale incontro però – si legge in una nota dei sindacati – ha prodotto un mancato accordo, in quanto la società aggiudicataria dell’appalto ha proposto un subentro prevedendo una riduzione dei contratti di lavoro del 48%. E’ chiaro che questa modalità di gestione degli appalti ci impone una riflessione generale, tenuto conto che l’appaltatore è la Società Autostrade per l’Italia e che il precedente appalto aveva già avuto un taglio di ore di circa il 30%. A questo punto nasce spontanea la domanda: sino a che punto i lavoratori in appalto devono vedersi ridotto il loro orario di lavoro, continuando a garantire lo stesso livello di pulizie e sino a che punto devono vedersi ridotto il loro reddito? E ancora: in che condizione devono lavorare i dipendenti Autostradali? Autostrade per l’Italia prende riconoscimenti sul trattamento del personale ma fra questo non include la salute e la salubrità: è una vergogna. Ricordiamo per opportuna conoscenza che Autostrade per l’Italia non è soggetta a gare, ma è libera di scegliere a chi far gestire il servizio. Ed è per questo che chiediamo un suo immediato intervento, volto a ripristinare i parametri contrattuali in essere”.