
Nuova tappa milanese per l’assessore all’Agricoltura Marco Remaschi, per fare un primo bilancio della Toscana a Expo. “Se ‘Orgoglio Italia’ è stato il motto coniato per il padiglione Italia, noi potremmo declinarlo a buon diritto con ‘Orgoglio Toscana’, per tutto quello che la Toscana ha saputo fare e mostrare di sé, in questi mesi, qui a Milano e anche in Toscana, e metterlo all’attenzione del mondo. Basta guardare i numeri, i 600 eventi organizzati, i 30mila visitatori allo stand di Expo in un solo mese, i 40mila del Fuori Expo, i 150 Comuni e le 1300 imprese che hanno partecipato, le tre Università e le 33 scuole toscane coinvolte, oltre alle 120 associazioni culturali, le 21 delegazioni straniere arrivate, gli 11 percorsi turistici e gli 8 itinerari business. E ci sarebbe ancora molto altro. Di tutto questo noi come Regione siamo estremamente orgogliosi”.
Per Remaschi adesso si tratta di continuare a lavorare per raccogliere i frutti della kermesse milanese. Che in parte si sono già visti. Secondo i dati di Toscana Promozione, sono legati a Expo gli aumenti delle prenotazioni turistiche registrate in Toscana, +3,6% nei pernottamenti in strutture ricettive nella stagione estiva 2015. In valori assoluti circa 800 mila persone, di cui 450 mila provenienti dall’estero. La domanda italiana ha segnato un +3,2%, quella straniera +3,9%. Per quanto riguarda l’agroalimentare, a livello nazionale, gli indicatori parlano di una forte ripresa dell’export: +7,1% .
Secondo le stime che Coldiretti ha reso note, proprio a Expo, poche settimane fa le esportazioni di prodotti alimentari made in Italy, anche
sotto la spinta dell’Esposizione Universale, registreranno nel 2015 il record storico con un valore annuale superiore ai 36 miliardi di euro. Ad
aumentare sono sopratutto i mercati extracomunitari (+11,8%) ma in crescita sono anche le esportazioni nell’Ue (+3,8%). Negli Stati Uniti e in Cina
l’agroalimentare made in Italy fa registrare un vero e proprio boom di export, rispettivamente con +23,2% e +32,7%.
“Quando saranno disponibili vedremo più in dettaglio i dati per la Toscana – ha aggiunto Remaschi – ma il quadro è positivo e soprattutto si sono
accesi i riflettori su un settore, quello dell’agroalimentare, che è di strategica e primaria importanza per la Toscana e per l’Italia. La nostra qualità, la nostra tipicità, le nostre Dop e Igp (denominazioni di origine e indicazioni di origine protetta) i nostri grandi vini, sono il nostro migliore biglietto da visita e la garanzia per il consumatore contro le frodi e le contraffazioni alimentari.”
Infine i giovani. Anche grazie ad Expo la loro attenzione è tornata ad indirizzarsi sull’agricoltura e l’agroalimentare per il futuro. “Lo abbiamo visto in Toscana – ha concluso Remaschi – grazie al Pacchetto Giovani che abbiamo varato con il Programma di Sviluppo Rurale (proprio in queste settimane si chiuderà il nuovo bando per 40 milioni di euro) ora vediamo che anche a livello nazionale c’è un trend positivo.”
Sempre secondo Coldiretti il 2015 ha visto un +35% di giovani agricoltori a livello nazionale, mentre i giovani che si sono iscritti alle prime classi
degli istituti di agraria sono 15 mila e quelli che hanno scelto enogastronomia e ospitalità alberghiera sono stati 46 mila. Finanza e marketing registrano iscrizioni per 42 mila, mentre il 57% dei giovani preferirebbe guidare un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18%) o in banca (18%).