Azienda regionale per il diritto allo studio, via libera al bilancio 2014

Via libera a maggioranza al bilancio d’esercizio 2014 dell’Azienda per il diritto allo studio della Toscana (Dsu). Il Consiglio regionale approva la delibera dopo l’illustrazione fatta dal presidente della commissione per lo Sviluppo economico e rurale, cultura, istruzione e formazione, Gianni Anselmi(Pd). L’Aula boccia, sempre a maggioranza, la proposta di risoluzione presentata dalla Lega, primo firmatario Roberto Salvini, per il commissariamento dell’Azienda e per la separazione delle due gestioni: quella relativa al patrimonio immobiliare e quella per l’erogazione di servizi agli studenti.
Nel corso dell’illustrazione del bilancio, Anselmi ha spiegato che sulla limitatezza dell’utile netto (3mila 741 euro), il collegio dei revisori ha “rilevato l’esiguità del rapporto tra utile e valore della produzione collegato alla mission dell’azienda, ma è comprensibile che in un’azienda che riceve risorse per una determinata finalità, queste vengano utilizzate per intero”. Il conto 2014 si attesta su un valore di produzione di circa 96milioni di euro. In sede di dibattito Salvini ha parlato di ente da “commissariare”. “La parte immobiliare ha costi spropositati. Ogni anno vengono stanziati milioni per ristrutturazioni anche di immobili non di proprietà”. Da qui l’appunto, parte integrante della risoluzione respinta, per una “riforma complessiva del sistema toscano di tutela del diritto allo studio universitario, che separi gli aspetti legati alla gestione del patrimonio immobiliare da quelli legati all’erogazione dei servizi agli studenti”. Criticità sul funzionamento dell’azienda sono state sollevate anche dalla consigliera del Movimento 5Stelle Irene Galletti: “È evidente una carenza di pianificazione” ha osservato aggiungendo che “oltre al problema gestionale esiste quello sulla sicurezza degli studenti”. Galletti ha inoltre puntato il dito contro il “taglio ai bisogni essenziali, come le mense” e sulla “carenza degli alloggi”. “Non ci sono gli estremi – ha concluso – per esprimere un voto favorevole al bilancio”. Un voto di astensione è invece arrivato da Sì – Toscana a Sinistra per mezzo del capogruppo Tommaso Fattori che ha parlato di una “insufficienza oggettiva del contributo all’affitto” ma anche di “espansione del servizio attraverso le esternalizzazioni con impatti negativi sulla qualità”.