Convegno Asl al Ciocco, Mugnai attacca Saccardi: “Un’iniziativa scollata dalla realtà che vivono i cittadini”

“Che l’assessore alla sanità Stefania Saccardi difenda in questo modo un’iniziativa di formazione che è per modalità e costi fuori dal mondo e scollata dalla realtà sanitaria che vivono i cittadini toscani fa cadere le braccia”. Stefano Mugnai, capogruppo di Forza Italia e vicepresidente della commissione Sanità va all’attacco dopo la risposta sul “caso” dei 178 dirigenti delle Asl dell’area vasta centro (le attuali Asl 3 di Pistoia, 4 di Prato, 10 di Firenze e 11 di Empoli) riuniti per due giorni di corso di formazione al resort Il Ciocco di Barga, la spa la cui proprietà è riconducibile alla famiglia del senatore Pd Marcucci, iniziativa costata quasi 100mila euro.
La risposta di Saccardi è stata letta all’aula e accompagnata da una lettera di plauso per l’iniziativa firmata da 87 tra i partecipanti dopo che il Dipartimento di Medicina la ha sottoposta ai dirigenti. E proprio queste firme, o meglio la modalità della raccolta, fanno infuriare l’esponente di minoranza: “Vi volevo dire che avete raccolto 87 firme su 178 partecipanti, nemmeno la maggioranza, e ciò malgrado il metodo da Corea del Nord con il recapito dall’alto della lettera con sotto la dicitura ‘si richiede firma’ entro le ore 14 di lunedì 2 novembre direttamente all’assessore Saccardi. Come modalità, è una vergogna che amplifica la vergogna di quella due giorni di corso. Ora: a caldo si potrà pure sbagliare ma a mente fredda come si fa a scrivere quello che ha scritto Saccardi? Chi è andato al Ciocco ci ha raccontato che il corso era monodirezionale, un corso motivazionale simile a quelli in cui si deve convincere chi poi deve a sua volta essere convincente nel piazzare un prodotto. In questo caso il prodotto è la riforma sanitaria taglia-servizi voluta da Rossi e Saccardi. Il flusso di informazioni era unicamente verso i dirigenti, niente spazio al confronto di idee, ma il dato politico che resta è lo scollamento tra chi prende queste decisioni e la realtà che vivono i cittadini che si vedono fissare le mammografie al 2017 e che in 50mila hanno firmato, invece, loro sì e quelle firme le presentiamo domani, contro questa riforma sanitaria”.