Mugnai (Fi): “Attentati a Parigi, basta offrire il petto rinnegando la nostra cultura”

“Mentre la preghiera o il pensiero vanno alle vittime della notte di guerra parigina e alle loro famiglie, si impone una riflessione su noi stessi. Noi siamo quelli che vietano le mostre di arte sacra del Novecento ai bambini delle elementari. Siamo quelli che vietano il presepe nelle scuole per non urtare chi il Natale non lo festeggia. Siamo quelli che non servono prosciutto a nessuno, nelle mense, senza lasciare libertà di scelta, per fare quelli accoglienti. Ma questo – nascondere sotto un tappeto di disconferme che umilia e offende noi stessi e la nostra matrice culturale – contribuisce a creare spazio agli estremismi. Noi arretriamo, gli estremismi occupano quello spazio”. Ne è convinto il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Stefano Mugnai, commentando gli attentati di Parigi.
“Vergognarsi della nostra storia e della storia della nostra cultura, dei nostri valori, della nostra identità se non della nostra spiritualità – per lo meno per alcuni – non integra: dis-integra. Noi stessi, innanzitutto. Offre il petto. E ieri notte il petto è stato quello di Parigi. Presto toccherà all’Italia. Oriana aveva ragione: siamo in guerra, una guerra che deve essere combattuta con determinazione sia militare che anche, e soprattutto, culturale. E i francesi che ieri sono usciti per le strade di Francia cantando la marsigliese hanno iniziato a vincerla”.