
Oltre 177mila ragazzi hanno beneficiato di una o più misure del progetto Giovanisì, il progetto della Regione nato nel 2011 per aiutare i giovani a rendersi autonomi raccogliendo all’interno di un unico contenitore, meglio capace di parlare con adolescenti, ventenni e trentenni, tutte le politiche giovanili, le misure che già esistevano ma anche interventi innovativi.
In cinque anni sono stat stanziati oltre 690 milioni: 100 arrivano dal Fondo sociale europeo 2007-2013, oltre 255 sono previsti nel Por Fse 2014-2020. Dallo scorso anno si è è aggiunta “Garanzia Giovani”, la misura nazionale a favore dei ragazzi da quindici a ventinove anni che non studiano né lavorano e che ha visto rivolgersi ai centri dell’impiego per un colloquio in oltre 39mila. Più di 33mila (dati aggiornati al 16 novembre) sono stati presi in carico e oltre 17mila sono stati avviati al mercato del lavoro, con tirocini, contratti a termine o apprendistato. Per 1.749 l’opportunità si è tradotta in assunzione a tempo indeterminato. I due progetti sono serviti a finanziare i tirocini e gli stage per cercare un lavoro e le borse di studio per dottorandi, i contributi sull’affitto per tre anni per chi finora aveva vissuto con babbo e mamma e ha deciso di provare a rendersj più libero, il servizio civile o l’avvio di attività in proprio.
Dal 2011 al 30 ottobre 2015 ben 31mila tirocini retribuiti: 500 euro al mese, almeno, di cui 300 rimborsati dalla Regione. Ne hanno beneficiato giovani da 18 a 30 anni. Dal 1 novembre la misura è sospesa. Sarà comunque riaperta nel 2016, privilegiando i tirocini più formativi e quelli con una maggiore ricaduta occupazionale. In 6.732 tra il 2011 e il 2014 hanno invece approfittato dell’opportunità offerta dal servizio civile regionale toscano, rivolto a giovani anche in questo caso tra 18 e 30 anni: un’occasione di formazione lunga un anno per 433 euro al mese. Sono invece 950 i ragazzi e le ragazze coinvolte dai bandi del Servizio Civile Garanzia Giovani. Attualmente sono 540 gli enti iscritti all’albo regionale degli enti di servizio civile regionale. Il prossimo bando uscirà l’anno prossimo.
La Regione sostiene anche l’accesso dei giovani con meno di 35 anni a corsi di dottorato internazionali realizzati dalle Università toscane con il coinvolgimento di istituti di ricerca e imprese pubbliche e private. Dal 2011 al 2015 sono state 356 le borse di studio Pegaso concesse. L’ultimo bando è scaduto a luglio e entro novembre ne saranno avviate altre 80, già finanziate. Quanto al coworking, ovvero spazi di lavoro coindiviso capaci di abbattere le spese per avviare un’attività in proprio, la Regione ha creato un elenco di strutture, quattordici al momento, e concesso voucher da 2000 euro a chi affittava una postazione all’interno. Dopo i primi tre avvisi sono stati finanziate 63 domande. Ad agosto, ultima finestra utile, ne sono arrivate altre ventotto, in fase di valutazione.