La riforma penitenziaria e la sentenza della Corte Ue dei diritti umani: convegno in Regione

9 dicembre 2015 | 15:31
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La riforma penitenziaria e la sentenza della Corte Ue dei diritti umani: convegno in Regione

La riforma carceraria del ’75 e le conseguenze della condanna della Corte europea dei diritti umani. Se ne parla a Firenze, nelle giornate di domani, giovedì 10 dicembre, venerdì 11 e sabato 12, nel convegno La riforma penitenziaria del 1975. Un bilancio disincantato dopo la condanna della Corte europea dei diritti umani, che si svolgerà nella sede del Consiglio regionale della Toscana.

Il seminario intende aprire uno spazio di discussione molto ampio a partire dalla riforma del 1975. Le grandi idee di riforma della penalità, di ieri e di oggi, saranno trattate con un occhio all’attuale esigenza di cambiamento. Nel solco di questa discussione troverà spazio anche la vicenda degli ospedali psichiatrici giudiziari, ancora drammaticamente aperti e in attesa che le Regioni diano forma, nella maggior parte dei casi, alle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza. Sarà presentata inoltre una antologia di scritti di uno dei principali attori di questa riforma: Alessandro Margara, che negli anni scorsi ha anche ricoperto l’incarico di garante regionale dei detenuti.
Si comincia domani pomeriggio, a partire dalle 15, nella sala delle Feste di palazzo Bastogi. In apertura, i saluti del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, e del presidente della Regione, Enrico Rossi. Di particolare rilievo, la presentazione (alle 16,30) della raccolta di scritti di Alessandro Margara, La giustizia e il senso di umanità, antologia su carcere, Opg, droghe e magistratura di sorveglianza, con una tavola rotonda presieduta dal garante regionale dei detenuti della Toscana, Franco Corleone.
Il convegno è a cura del garante diritti detenuti Regione Toscana, Franco Corleone; del coordinamento nazionale dei magistrati di sorveglianza (Conams); della Fondazione Giovanni Michelucci; del dipartimento di scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze e delle associazioni L’Altro diritto e La Società della Ragione.
La partecipazione al convegno consentirà agli avvocati di acquisire nove crediti formativi, in base a quanto stabilito dal regolamento del Consiglio nazionale forense.