Meyer e pronto soccorso pediatrico, dibattito in consiglio regionale

La discussione in aula sulla legge di riordino del sistema sanitario della Toscana è ripresa, questo pomeriggio, con la votazione sull’articolato. Tra gli articoli approvati, anche quelli che disciplinano rispettivamente rete pediatrica e ruolo dell’Azienda Meyer (articolo 29), e percorso pediatrico nei pronto soccorso degli ospedali regionali e cronicità in ambito pediatrico (articolo 30). Gli articoli sono stati approvati senza voti contrari. “E’ un gesto molto bello, in un’aula nella quale si discute anche duramente, dove si fa l’ostruzionismo, però poi, quando si vota su questo, non ci sono voti contrari”, ha commentato il presidente Eugenio Giani. “Auspico che questo aspetto venga colto”.
L’articolo sul Meyer ha visto l’astensione dei gruppi di opposizione (per il riferimento all’area vasta). I voti a favore sono poi aumentati sull’articolo 30, che istituisce il percorso pediatrico (solo 3 astensioni). Stefano Mugnai (FI), concorda «con il contenuto degli articoli» e riconosce un primato di qualità alla porzione della normativa che si occupa della pediatria: «Del resto il Meyer – ha dichiarato Mugnai – merita riscuote un riconoscimento di valore indiscusso e concordiamo sulla necessità di valorizzarlo ulteriormente». Il consigliere ha messo a fuoco il problema “dell’assistenza pediatrica sul territorio: occorre implementarla”. Stefano Scaramelli (Pd), presidente della commissione sanità ha rimarcato le “novità” introdotte: “I bambini di tutta la Toscana potranno essere curati il più vicino possibile alla loro abitazione, e nel modo più efficiente possibile, e con la garanzia della più alta professionalità rispetto all’intervento che vanno a ricevere”. Oltre al tema, fondamentale, del percorso pediatrico nei pronto soccorso c’è “la particolare attenzione alle gravi cronicità”. Il riferimento è a “un principio internazionale”, perché ci possa essere una gestione in rete che garantisca “il massimo della qualità e disponibilità delle cure idonee prossime al luogo di residenza della famiglia. La legge pone un tema del futuro; scriviamo insieme una pagina del futuro della nostra sanità”. Parole di apprezzamento anche da Elisa Montemagni (Lega Nord): “In questi articoli si guarda alla cura e allo sviluppo dei bambini, e la Lega su questo d’accordo”. Giovanni Donzelli (FdI) ha affermato che “il valore del Meyer è universalmente riconosciuto; qualsiasi atto che possa valorizzarlo difficilmente potrà avere la nostra contrarietà”, anche se resta il problema di una migliore sinergia, ad esempio, con la cardiochirurgia di Massa Carrara. E resta anche la questione della prevenzione pediatrica: “pensiamo che si possa fare tanto anche sulla prevenzione, sugli stili di vita, sulle vaccinazioni. La Regione Toscana su questo può fare di più”. Andrea Quartini (M5S) ha ringraziato Scaramelli per l’impegno messo – “nei contenuti si tratta di un buon lavoro” e ribadito l’eccellenza del Meyer, “fatto davvero da gente di valore”. Ha precisato inoltre il voto favorevole dei 5 stelle sull’articolo 30 (percorso pediatrico nei pronto soccorso), anziché di astensione come invece sull’articolo 29 (coordinamento in capo al Meyer delle rete pediatrica regionale), dove c’è il riferimento all’area vasta. Anche Tommaso Fattori (Si) ha posto l’eccezione dell’area vasta, pur dichiarando di “concordare con i principi di base”. “E’ giusto che i bambini possano essere curati vicino a casa, di giorno e di notte; e il tema della rete pediatrica regionale, nel rapporto più stringente con le altre aziende, è fondamentale”. Resta il problema di non disperdere le eccellenze sui territori, e quindi di un coordinamento che, se fatto bene, deve evitare “il totale accentramento”. Paolo Sarti (Si) si è detto “contento che si possa uniformare l’assistenza anche a livello di pronto soccorso su tutto il territorio: ce n’è bisogno”. Però “tanti accessi spesso sono espressione di falsi bisogni: mi sarebbe piaciuto che nella legge fosse scritto il necessario raccordo con la medicina pediatrica di base del territorio e il necessario implemento dell’educazione sanitaria e ai servizi”.