
Un elenco stilato su base territoriale per selezionare gli operatori economici idonei all’acquisizione di lavori pubblici in circostanze di somma urgenza. Questo uno dei punti più significativi della legge approvata a maggioranza dal consiglio regionale della Toscana. L’articolato, su cui le opposizioni hanno espresso voto contrario, modifica la legge 38 del 13 luglio 2007 (Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro) ed è necessario visto il passaggio (previsto con legge 22/2015, articoli 2 e 8) delle funzioni alla Regione.
“Le modalità di acquisizione dei lavori pubblici in circostanze particolari – ha osservato il presidente della commissione ambiente Stefano Baccelli nel corso dell’illustrazione in aula – sono più trasparenti. Viene, ad esempio, attribuito alle amministrazioni pubbliche la facoltà di adottare un elenco, stilato su base territoriale, per la scelta delle imprese. Una soluzione equilibrata tra l’esigenza di massima celerità nell’individuare gli operatori economici idonei a svolgere tali lavori in somma urgenza e la necessità di garantire una corretta e riscontrabile selezione”. “Inoltre – ha continuato il presidente – la caratteristica territoriale dell’elenco conferma l’impegno e l’attenzione della Regione nei confronti delle imprese locali, le più adatte quanto a conoscenza dei luoghi e prossimità alle situazioni critiche nell’assolvere le relative attività”. L’utilizzo dell’elenco, si legge nel testo, sarà alternativo alle ordinarie modalità di selezione degli operatori stabilite dalla normativa nazionale. La legge individua inoltre le modalità organizzative delle procedure di somma urgenza, ossia le diverse fasi procedurali per l’acquisizione dei lavori e la ripartizione delle competenze, e il sistema dei controlli che potranno avvenire, data la natura di estrema urgenza degli affidamenti, solo nella fase successiva.
Il presidente del gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Giacomo Giannarelli, ha ricordato che in commissione si era cercato di inserire nell’elenco un “ordine di priorità delle aziende. Il nostro auspicio è che in futuro vengano introdotti specifici requisiti anche per rispondere ad una doverosa esigenza di trasparenza”. Giannarelli, anche a seguito dell’intervento dell’assessore alle Riforme Vittorio Bugli, ha ritirato l’ordine del giorno collegato alla proposta di legge. Nel dispositivo si chiedeva infatti alla giunta di adottare un protocollo d’intesa con Anac (Autorità nazionale anticorruzione) e un impegno per una verifica trimestrale degli affidamenti in somma urgenza. “La Regione – ha spiegato Bugli – ha già attivo un protocollo con Anac, sottoscritto peraltro anche dalla Direzione investigativa antimafia, che dà origine ad un osservatorio sui lavori”. Un “punto di riferimento da cui partono tutte le attività investigative” che ha superato il documento di Giannarelli e il cui contenuto è “tema che può essere discusso e approfondito in commissione” ha rilevato Baccelli. “Credo che una serie di accordi su base locale sia la scelta migliore per trovare un punto di equilibrio tra rigore ed urgenza” ha spiegato il presidente della commissione. In linea per una futura analisi di merito anche il capogruppo del Pd Leonardo Marras: “Dal punto di vista delle azioni e della messa in campo di strumenti avanzati per pervenire e combattere ogni infiltrazione, la Regione Toscana è all’avanguardia”. “Siamo comunque convinti che questo non ci rende immuni ma non criminalizziamo la somma urgenza” ha precisato rilevando che l’atteggiamento migliore da tenere è quello di “estrema vigilanza senza mai abbassare la guardia”.
Per il capogruppo Sì – Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, è necessario “lavorare per una definizione degli elenchi che non possono essere, per legge, obbligatori” mentre per il vicepresidente della Lega, Elisa Montemagni, la “possibilità di utilizzarli o non tenerne di conto e le criticità riscontrate nel controllo, non permettono un voto favorevole”. Da Gabriele Bianchi (M5S) è arrivato un appello a “mantenere alta l’attenzione in tema di affidamenti” mentre per Roberto Salvini (Lega) “ogni opera deve essere garantita” anche attraverso “specifiche scadenze in termini di controllo e verifica. Sono interventi fatti con soldi pubblici, il lavoro deve essere fatto bene”.