Termosifoni a venti gradi in consiglio regionale, Sì protesta: “Non rispettata l’ordinanza del sindaco”

29 dicembre 2015 | 16:29
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Termosifoni a venti gradi in consiglio regionale, Sì protesta: “Non rispettata l’ordinanza del sindaco”

Termosifoni accesi con temperature ben oltre i diciotto gradi previsti dall’ordinanza comunale. E’ quanto denunciano Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Sì-Toscana a sinistra, invitando le istituzioni, Regione in primis, a dare il buon esempio.

 “Ieri il sindaco di Firenze ha finalmente diramato un’ordinanza urgente sull’inquinamento atmosferico causato dal particolato Pm10. Un provvedimento limitato, blando e tardivo che dovrà essere seguito, a Firenze come in tutta la nostra regione, da ben altre azioni, come da anni richiedono con forza gli ambientalisti e per le quali il nostro gruppo consiliare continuerà a battersi. Proprio perché si tratta di misure di per sé molto limitate e parziali, ci si aspetterebbe quantomeno una loro rigorosa e rigida applicazione, soprattutto nei luoghi pubblici, ma purtroppo così non è. Entrando stamani in consiglio regionale, per esempio, abbiamo trovato tutti i termosifoni accesi e settati in automatico sulla temperatura di venti gradi, quando l’ordinanza parla di diciotto gradi oltre che di una riduzione del periodo di funzionamento. Se neanche le istituzioni pubbliche sanno dare per prime il buon esempio, siamo messi male”, affermano i due consiglieri in una nota. “Sarà nostro compito, oltre al richiamare a un’applicazione rigorosa delle disposizioni, fare proposte con apposite mozioni per una reale efficienza energetica degli uffici regionali”.