Consiglio regionale, Giani ‘promuove’ l’operosità della nuova legislatura

5 gennaio 2016 | 15:22
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Consiglio regionale, Giani ‘promuove’ l’operosità della nuova legislatura

Bilancio dei primi sei mesi della decima legislatura del Consiglio regionale, facendo una comparazione con il 2010, anno delle precedenti elezioni. “Sul piano tecnico dei dati l’assemblea è partita bene ed ha lavorato bene”, così ha esordito il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, facendo il punto sull’attività svolta, a partire dalla prima seduta del 25 giugno 2015.

“In questi primi sei mesi, accanto ad una sostanziale conferma dei precedenti livelli della produzione di atti legislativi ed amministrativi e di svolgimento del sindacato ispettivo, possiamo registrare un forte incremento della funzione di indirizzo politico – ha sottolineato il presidente – con l’approvazione di ben 101 atti fra mozioni, risoluzioni e ordini del giorno, a fronte dei 59 approvati nel corrispondente periodo della scorsa legislatura”. Con una postilla: quest’anno, a causa della tardiva celebrazione delle elezioni regionali (31 maggio), il Consiglio ha iniziato a riunirsi solo a partire dal 25 giugno, mentre nel 2010 la prima seduta fu il 23 aprile. I due periodi “utili” del primo anno di legislatura risultano quindi di lunghezza diversa: 8 mesi per il 2010, 6 mesi per il 2015. E concentrandosi sugli atti approvati, Giani ha ricordato la nuova legge sanitaria, che ha impegnato l’aula per cinque lunghi giorni; il complesso degli atti su competenze Province, Comuni e Regione; l’istituzione della disciplina dello stemma, del gonfalone, del sigillo e della fascia della Regione Toscana; la nuova legge sulla Protezione civile e sulla stabilità. Tra i punti caratterizzanti la X Legislatura Giani si è soffermato in particolare sulla presenza sul territorio: “Personalmente ho già visitato una novantina di Comuni – ha affermato – circa un terzo in sei mesi e continuerò questo tour di vicinanza, che vede attivi anche gli altri consiglieri regionali e le commissioni, con uscite nelle diverse province”. In tema di sfide da affrontare, Giani ha spaziato dalle opere pubbliche di importanza strategica alla valorizzazione dell’identità toscana, passando da una Regione sempre più ente amministrativo e sempre meno di legislazione. In questo quadro il presidente ha accennato anche alla riforma del Consiglio delle Autonomie locali, verso una sorta di Camera delle autonomie, chiamata non solo a dare pareri ma anche a proporre una serie di interventi. Ancora uno spunto di riflessione: “Per arrivare a buoni risultati occorre guardare ad un sistema che va al di là della maggioranza o della minoranza – ha concluso – i numeri dei presenti ai lavori, come gli atti approvati, ne sono la dimostrazione; i consiglieri sono stati presenti in media al 99 per cento delle sedute”. La X Legislatura continua sulla strada tracciata.