Coldiretti: “Calamità, dal 2012 danni per 400 milioni”

12 gennaio 2016 | 13:49
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Coldiretti: “Calamità, dal 2012 danni per 400 milioni”

Serre scoperchiate, centinaia di alberi caduti, danni all’ambiente, in particolare nelle zone collinare e montane ad alta intensità boschiva, e pesanti disagi anche nelle campagne a causa delle raffiche record di vento che stanno soffiando sulla Toscana.

E’ il bilancio di Coldiretti Toscana secondo cui dal 2012 superano i 400 milioni di euro i danni alle imprese e al patrimonio agricolo. Per l’associazione gli effetti del cambiamento climatico si sono fatti sentire “pesantemente” provocando eventi di straordinaria intensità e violenza come alluvioni, frane, siccità, grandinate improvvise. Il rischio siccità, che ancora pende sulla prossima stagione in seguito alla scarsità di precipitazioni (-13,5%) e alle temperature sopra la media (massime a 18,7 gradi, + 1,1 e minime a 9,9 gradi, + 1,7) unite alle preoccupazioni per l’arrivo del freddo, atteso nel weekend, “potrebbe avere effetti ulteriormente depressivi sull’economia
agricola regionale che ha pagato, e sta pagando, il prezzo più alto”. Sono numerosi gli eventi, si ricorda, “che hanno assunto il carattere di vera e propria calamità naturale; alcune volte hanno riguardato zone circoscritte, come le piogge alluvionali del 24 e 25 agosto scorsi, che si sono abbattute in alcuni comuni del Grossetano e del Senese. Altre volte l’area interessata è stata molto ampia, come per la tempesta di vento e grandine del 19 settembre 2014 che ha provocato danni in una parte del territorio di quattro province (Firenze, Prato, Lucca e Pisa); per arrivare poi a fenomeni, come la siccità del 2012
che ha interessato l’intera regione”. Particolarmente “disastrose poi le alluvioni che hanno messo in ginocchio tutte le attività presenti sul territorio e talvolta, come è avvenuto ad Albinia nel novembre del 2012, hanno provocato addirittura la perdita di vite umane. Due gli eventi alluvionali pesanti in
 provincia di Massa Carrara, nel 2010 e nel 2012, con centinaia di frane e smottamenti in particolare nelle colline del Candia dei Colli Apuani Doc”.