
Sono circa 3mila i pazienti malati di tumore che potrebbero avere beneficio dall’adroterapia, una particolare cura praticata in solo quattro centri al mondo, uno dei quali a Pavia. Ma mentre Lombardia ed Emilia Romagna riconoscono gratuitamente l’accesso alle terapie presso il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao) di Pavia, non altrettanto avviene in Toscana. Così ora il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Forza Italia) chiede alla giunta regionale di colmare il gap, e lo fa attraverso un’interrogazione depositata proprio questa mattina.
“Sarebbero circa 3mila – scrive Mugnai nel suo atto – i pazienti malati di tumore che avrebbero bisogno di essere curati con l’adroterapia, trattamento basato su fasci di protoni e ioni carbonio utilizzato sui tipi di cancro radio resistenti e non operabili. Il Cnao di Pavia è uno dei quattro centri al mondo a fornire questo tipo di terapia, ma al momento le cure adroterapiche sono riconosciute gratuitamente da Lombardia ed Emilia Romagna, mentre i pazienti delle altre Regioni devono chiedere autorizzazione alle loro Asl, con lunghe attese spesso incidenti sullo stato di salute”.
Il Cnao, spiega ancora l’esponente di Forza Italia, cura 23 tipi di tumore tra cui le forme più aggressive: pancreas, fegato, prostata, tumori ossei e secondo le stime la sopravvivenza dei pazienti con forme avanzate di tumore al pancreas, trattati con adroterapia sarebbe doppia rispetto ai risultati ottenuti con radioterapia. “Per il tumore alla prostata – recita l’interrogazione – l’adroterapia sarebbe efficace nell’80% dei casi”. E allora, perché non offrire ai toscani questa opportunità di cura? E’ il parere di Mugnai che alla giunta regionale domanda proprio “se sia possibile inserire l’adroterapia fra le cure riconosciute gratuitamente dalla Regione” e “se e quante richieste di attivazione siano giunte alle Aziende sanitarie”.