Meningite C, Saccardi rassicura: “I vaccini ci sono”

4 febbraio 2016 | 15:14
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Meningite C, Saccardi rassicura: “I vaccini ci sono”

“I vaccini contro il meningococco C saranno disponibili per tutti i cittadini che ne faranno richiesta. Siamo in costante contatto con l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, per reperire quante più dosi di vaccino possibile. Al momento le dosi distribuite alle Asl sono sufficienti, e continueranno ad esserlo anche nei prossimi mesi”.

La rassicurazione arriva dall’assessore alla Salute Stefania Saccardi che ha fatto il punto sulla situazione, dopo gli ultimi due casi, la studentessa americana ricoverata a Santa Maria Nuova a Firenze e l’anziano ricoverato a Prato: 10 gli episodi che si sono verificati in Toscana nel 2016: 8 da meningococco C, uno da meningococco B, uno W. Una forte impennata rispetto allo scorso anno quando ci furono 38 episodi, con nove decessi, otto riconducibili al gruppo C, 1 al gruppo B.
“Lo sforzo della Regione – sottolinea l’assessore – è stato ammirevole, perché nel 2015 sono state reperite e distribuite circa 400.000 dosi di vaccino, corrispondenti a un fabbisogno che in condizioni ordinarie sarebbe stato di 10 anni. E circa 50.000 dosi solo nel gennaio 2016. Per far fronte alla situazione attuale, la Regione ha battuto tutte le strade, tanto che in stretta collaborazione con l’Agenzia italiana del farmaco ha importato anche confezioni estere di vaccino, con un grosso impegno finanziario”. L’assessore ha annunciato di essersi rivolta anche al ministro Lorenzin, per avere un aiuto finanziario per far fronte a questa situazione straordinaria, con la Regione che ha già investito 10 milioni di risorse proprie.
Quanto all’interrogazione annunciata dal coordinatore regionale di Forza Italia Stefano Mugnai, secondo il quale alcuni medici di famiglia avrebbero rimandato indietro dei vaccini, perché in scadenza, “si tratta di allarmismi ingiustificati – chiarisce l’assessore Saccardi – Se correttamente conservato, un vaccino può essere somministrato fino all’ultimo giorno del mese di scadenza indicato sulla confezione. Estar ha consegnato sempre alle Asl, e le Asl ai medici di medicina generale, vaccini in corso di validità, anche con data di scadenza ravvicinata, perché erano quelle le confezioni reperibili sul mercato”. La produzione dei vaccini, che sono prodotti biologici – fanno sapere dagli uffici dell’assessorato – segue determinate regole, e la capacità produttiva nazionale è commisurata al fabbisogno. Estar ha acquistato il vaccino nelle quantità che il produttore ha messo a disposizione in funzione della propria capacità produttiva.