Stop Mgf: domani convegno e firma in Regione

5 febbraio 2016 | 13:20
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Stop Mgf: domani convegno e firma in Regione

Regione e associazioni in campo contro le mutilazioni genitali femminili. Appuntamento domani nell’Auditorium del consiglio con il convegno Stop Mgf durante il quale sarà siglata una Dichiarazione congiunta per il contrasto della pratica delle mutilazioni genitali femminili.

Dopo i saluti del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani e dell’assessore Stefania Saccardi, la firma alla quale prenderanno parte anche i rappresentanti delle comunità d Somalia, Nigeria, Senegal, Egitto, Costa d’Avorio, Eritrea. La dichiarazione resterà aperta alla firma di altri sostenitori per tutto l’anno, fino alla prossima giornata Stop Mgf 2017. “In Toscana – dice l’assessore Saccardi – tanti professionisti, istituzioni, associazioni collaborano per fornire assistenza e aiuto alle famiglie per evitare le mutilazioni genitali femminili e le loro conseguenze. La firma di questa dichiarazione congiunta è un momento molto importante, perché coinvolge anche le comunità di stranieri presenti sul nostro territorio e le impegna a una concreta azione di contrasto di queste pratiche”.
Le mutilazioni genitali femminili sono un fenomeno vasto e complesso, che include pratiche tradizionali che vanno dall’incisione, all’asportazione, parziale o totale, dei genitali femminili esterni. Bambine, ragazze e donne che subiscono questa pratica devono fare i conti con rischi gravi e irreversibili per la loro salute, oltre a pesanti conseguenze psicologiche.
Secondo i dati più aggiornati dell’Organizzazione mondiale della sanità, sono tra 100 e 140 milioni persone nel mondo che hanno subito una forma di mutilazione genitale. L’Africa è di gran lunga il continente in cui il fenomeno è più diffuso, con 91,5 milioni di ragazze di età superiore a 9 anni vittime di questa pratica, e circa 3 milioni di altre che ogni anno si aggiungono al totale. La pratica è documentata e monitorata in 27 paesi africani. In altri Stati (India, Indonesia, Iraq, Malesia, Emirati Arabi Uniti e Israele) si ha la certezza che vi siano casi di Mgf, ma mancano indagini statistiche attendibili. Meno documentata è la notizia di casi in America Latina (Colombia, Perù), e in altri paesi dell’Asia e dell’Africa (Oman, Sri Lanka, Repubblica democratica del Congo),
La Dichiarazione congiunta per il contrasto della pratica delle mutilazioni genitali femminili che verrà siglata durante l’evento è uno dei passi fondamentali del percorso che da anni viene attuato in Toscana e che sta portando alla predisposizione di alcune raccomandazioni in materia: “Procedure di prevenzione, segnalazione, sorveglianza e negoziazione delle MGF tra le donne e le minori dei paesi a rischio”.  Questo lavoro partecipato ha visto all’opera una squadra: dagli operatori di consultorio, punto nascita, servizio sociale, pediatri di libera scelta, medici di medicina generale, servizio Gaia del Meyer, il Centro di riferimento regionale per l’Mgf e il Centro di riferimento regionale per la violenza e l’abuso sulle donne adulte e minori di Careggi e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minori. L’azione di contrasto alle mutilazioni genitali femminili non si limita al lavoro sul nostro territorio, ma si spinge oltre i confini, attraverso i progetti di cooperazione internazionale. Durante la giornata verranno illustrati i risultati di un progetto in Niger per la promozione della salute materno infantile e lo sradicamento delle Mgf che la Regione finanzia tramite il Centro di Salute Globale. Il progetto è gestito da Arci Toscana con Coniprat e Asl 2 e 8 come partner coinvolti in attività di sensibilizzazione e prevenzione in Italia. Il progetto è condotto nei tre villaggi dei Distretti di Gaya, Tèra e Say, nelle Regioni di Dosso e Tillabéry. L’evento di domani è promosso da Regione Centro di salute globale, Arci Toscana, Nosotras onlus e Fondazione Il cuore si scioglie.