
Un ruolo più forte e attivo della Commissione in tutte le politiche europee, soprattutto nella fase “ascendente”, cioè nel processo di formazione delle decisioni. E’ questo l’obiettivo che si pone il programma delle attività della commissione Politiche europee e affari istituzionali, presieduta da Tommaso Fattori (Sì – Toscana a Sinistra), che è stato approvato questa mattina con voto unanime. Come ha osservato Fattori presentando il programma, concordato dopo alcuni mesi di approfondimento e confronto, “c’è da superare un ritardo del Consiglio regionale della Toscana in questa particolare funzione, dato che nelle scorse legislature la Commissione non ha svolto il ruolo incisivo che avrebbe potuto”.
Di fatto, ha ricordato il presidente, “il Trattato di Lisbona riconosce alle Regioni un ruolo rilevante, accanto all’Unione europea e agli Stati membri, nel processo di partecipazione alle politiche europee”. Lo stesso Consiglio regionale, con il nuovo regolamento interno, ha arricchito le competenze della Commissione per quanto attiene la partecipazione consiliare alla formazione degli atti dell’Unione europea. La volontà è dunque quella “di contribuire effettivamente alla formazione degli atti comunitari e di rappresentare nel relativo processo gli interessi della comunità toscana”, e appare ben sottolineata anche nel decalogo della trasparenza presentato nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio Eugenio Giani. La Commissione indirizzerà inoltre la propria attività su numerose altre funzioni: il supporto trasversale alle Commissioni permanenti e all’Ufficio di presidenza sulle questioni europee e internazionali; l’analisi dei fondi europei e del loro utilizzo, con un controllo e monitoraggio della gestione da parte della Regione; lo svolgimento di studi e ricerche sulle tematiche e politiche europee; la promozione di iniziative culturali sul tema dell’Europa e dei rapporti con gli uffici regionali di Bruxelles; un approfondimento relativo alla cooperazione internazionale; la cura degli adempimenti di competenza del Consiglio nel caso che la Giunta presenti la legge comunitaria regionale. Il programma propone anche l’istituzione di una sessione europea del Consiglio regionale, come un’occasione periodica per la riflessione sul ruolo della Regione nell’ambito delle politiche europee, durante la quale individuare i progetti normativi europei di maggior interesse per la Toscana e far valere eventuali esigenze, approvare risoluzioni su atti europei, verificare la corretta e proficua gestione regionale dei fondi europei.