Difensori civici e organismi di parità, a Roma il protocollo d’intesa

16 febbraio 2016 | 15:37
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Difensori civici e organismi di parità, a Roma il protocollo d’intesa

“Momenti comuni di informazione, formazione e consulenza, eventi pubblici tesi alla diffusione e alla conoscenza delle modalità di tutela dei diritti che gli organismi di pari opportunità e i difensori civici possono svolgere, audizioni presso le commissioni parlamentari per proposte legislative e nella verifica dell’attuazione di norme e regolamenti sul territorio nazionale”. E ancora: “Definizione e presentazione di una legge nazionale per le pari opportunità e di una legge nazionale per la difesa civica e, infine, mettere le competenze della difesa civica a servizio degli organismi di pari opportunità dove vi sia necessità di un’attivazione in materia antidiscriminatoria, che esuli le competenze della difesa civica”. Questi gli obiettivi dell’accordo sottoscritto a Roma da Lucia Franchini, presidente del coordinamento nazionale dei difensori civici regionali, e Roberta Mori, coordinatrice della conferenza nazionale delle presidenti degli organismi di pari opportunità regionali

Secondo l’intesa, “il coordinamento nazionale dei Difensori civici si impegna a mettere a disposizione degli organismi di parità il proprio software, Diaspro, dedicato alla trasmissione in via telematica delle istanze e alla raccolta dei relativi dati”, con la finalità di “monitorare le casistiche di maggior criticità per i cittadini generanti diseguaglianze e di particolare interesse per gli organismi di parità”.
Sono numerose le ragioni che hanno portato alla sottoscrizione del protocollo tra chi, come i difensori civici, “assicura a tutti la tutela non giurisdizionale nei casi di cattiva amministrazione” e chi, come le commissioni di parità, “favorisce il pieno sviluppo della persona e sostiene la soggettività e l’autodeterminazione femminile come elemento di cambiamento e progresso della società”: come recita il testo, infatti, non solo “la conciliazione e condivisione sono elementi fondamentali che caratterizzano le azioni di pari opportunità e di difesa civica”, ma “la difesa civica e la mediazione, pur se in differenti contesti di azione, condividono” anche “la finalità di individuare soluzione per i conflitti ed evitare il ricorso ai tribunali, la prima nei rapporti con la pubblica amministrazione e i servizi pubblici e la seconda anche nei rapporti privati”; di conseguenza, “la rete territoriale di tutela rappresenta una priorità nell’azione di protezione dei diritti garantiti dagli organismi di pari opportunità e dalla difesa civica”.
Presente anche la presidente della commissione pari opportunità della Toscana, Rosanna Pugnalini, che ha espresso apprezzamento per un protocollo a difesa dei diritti, nel quadro delle pari opportunità e della difesa civica.