Demanio idrico, Bugli: legge ad hoc per il problema imposta

17 febbraio 2016 | 17:43
Share0
Demanio idrico, Bugli: legge ad hoc per il problema imposta

“Siamo venuti a conoscenza dell’imposta a novembre 2015, al momento in cui è scattato il riordino delle funzioni provinciali, fra le quali c’è anche la gestione del demanio idrico. Appena scoperto il problema, abbiamo approvato una legge per risolverlo e per recuperare arretrati per i cinque anni possibili, con una percentuale equa sia per la Regione che per i cittadini”. Questa la posizione della giunta sulla riscossione dell’imposta regionale per le aree di demanio idrico dato in concessione in Toscana, che l’assessore alla presidenza, Vittorio Bugli, ha ribadito in Aula rispondendo ad un’interrogazione del Movimento 5 stelle.

Il “recupero” di quanto non riscosso, non tutto comunque perché la materia è complessa dal punto di vista normativo, è “previsto nella legge di Stabilità laddove si precisa che dal 1° gennaio si procede alla regolarizzazione agevolata dell’imposta regionale sulle concessioni statali per l’occupazione e l’uso dei beni del demanio e del patrimonio indisponibile dello Stato, non corrisposte o in corso di accertamento al 31 dicembre 2015 mediante il pagamento, entro il 30 giugno 2016 per ciascun anno di riferimento, di una somma pari al 20 per cento del canone già determinato per l’utilizzo delle aree del demanio idrico, con esclusione dell’applicazione delle sanzioni e degli interessi dovuti per ritardato o omesso pagamento”. L’assessore ha spiegato che dal 1971, anno in cui vengono istituiti i tributi propri della Regione, al 2001 non sono mai state determinate le aliquote. Nel 2001, con la legge Bassanini, la competenza è passata dal ministero delle Finanze alle Regioni, e per delega alle Province. “Senza tuttavia chiarire – ha rilevato Bugli – se tra il 2001 e il 2011 l’imposta fosse esigibile. La materia è controversa ma abbiamo rimediato e non ci sottraiamo ai controlli” ha detto ancora l’assessore, chiarendo che se saranno rilevate responsablità o comportamenti non corretti “verranno fatte le dovute segnalazioni”.
“Siamo a disposizione per aiutare la giunta a ricostruire tutta la vicenda” ha detto Gabriele Bianchi (M5s), dichiarandosi “non soddisfatto” della risposta resa in aula. “Delude sentire che si stanno ancora raccogliendo dati e che il problema è emerso solo in occasione del riordino delle funzioni. Sono gravi mancanze nei confronti dei cittadini. Le performance della macchina amministrativa devono essere oggetto di valutazione ed eventualmente di blocco dei premi di produttività”, ha concluso il consigliere.