Energia, nuova ripartizione di competenze fra regione ed enti locali

Approvata con 21 voti a favore, 3 voti contrari e un astenuto la legge recante disposizioni in materia di energia. La legge, nel quadro del riordino delle Province, aggiorna la ripartizione delle funzioni in materia di energia, e quindi la legge regionale 39/2005, con particolare riferimento alla realizzazione e al controllo degli impianti termici, su cui le competenze delle Province erano ampie.
“Il provvedimento opera un aggiornamento complessivo e di semplificazione”, ha spiegato il presidente della commissione Ambiente Stefano Baccelli (Pd) nel corso della illustrazione in aula. Prima di entrare nello specifico dell’articolato, è utile ricordare che la legge 39 raggruppa la disciplina sulle autorizzazioni degli impianti energetici (sia di produzione, da fonte convenzionale o rinnovabile, che di distribuzione come stoccaggio), insieme a quella su efficienza energetica, attività di incentivazione e programmazione di settore. Con la nuova ripartizione passano alla Regione le funzioni sul controllo degli impianti termici civili, le competenze sulle autorizzazioni e sulle concessioni. Alla Provincia resta, per effetto dell’attività connessa alla predisposizione del Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale) il compito di riportare nel Piano le fasce di rispetto per le reti energetiche. Al Comune resta la funzione di individuazione dei corridoi. Nella disciplina sui titoli abilitativi per la realizzazione di impianti energetici, viene inserita una disposizione per individuare la misura delle spese istruttorie, finora non stabilite dalla Regione. L’importo è fissato, in via forfettaria, a 75 euro che può essere aumentato nei casi di particolare complessità istruttoria, ma comunque all’interno di un tetto massimo prefissato. Definite anche le eventuali esenzioni e riduzioni. Per quanto attiene al controllo sull’efficienza energetica, la proposta di legge stabilisce che i rapporti attestanti l’avvenuta manutenzione ed il controllo degli impianti siano trasmessi alla Regione (prima erano inviati alle Province).
Approvata all’unanimità anche una proposta di risoluzione presentata dal Movimento 5 stelle. “Una piccola proposta operativa a costo quasi zero – ha illustrato in Aula il capogruppo Giacomo Giannarelli –, si chiede di promuovere una puntuale e aggiornata informazione telematica”, attraverso la realizzazione di uno spazio web regionale dedicato, finalizzato ai cittadini e alle imprese, “nel quadro autorizzativo della modulistica richiesta per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, predisponendo app informative”. Una proposta “pensata dal punto di vista del cittadino, che magari vuole fare un impianto fotovoltaico o un impresa che volesse investire su fonti rinnovabili. Piccole cose che aiutano l’impresa, aiutano l’economia, vanno verso efficienza e trasparenza”. Il Partito democratico e la Lega Nord hanno annunciato voto favorevole alla proposta di risoluzione.