
Per assicurare la continuità dei progetti di Vita Indipendente in corso, ripristinando immediatamente le erogazioni individuali mensili sospese, la giunta regionale diramerà una circolare interpretativa del nuovo atto di indirizzo, per chiarirne le modalità di attuazione. E’ quanto prevede una mozione, siglata da tutti i capigruppo ed approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.
Il progetto Vita Indipendente, in alcune parti della Toscana, incontra problemi, che impediscono di fatto a molti utenti di godere dell’assistenza prevista. Alcune Società della salute stanno infatti richiedendo a tutti di presentare una nuova domanda per ottenere i contributi previsti, creando forti disagi, specie per coloro che hanno compiuto 65 anni.
I capigruppo del consiglio regionale, riunito ieri in sessione ordinaria, hanno ricevuto una delegazione di cittadini, in rappresentanza delle varie associazioni, ed hanno ascoltato le varie istanze. Sulla base della disponibilità dell’assessore sulle principali questioni poste, l’assemblea toscana auspica che siano aumentate le risorse disponibili sul fondo per la non autosufficienza destinate al progetto Vita Indipendente e che la giunta regionale prepari una proposta di legge per rendere il progetto strutturale, dopo un confronto con le organizzazioni con specifiche esperienze nel settore.
Soddisfatto dell’approvazione il portavoce dell’opposizione, Claudio Borghi della Lega Nord: “La positiva risoluzione della vicenda dei malati con disabilità grave – che tra ieri e oggi hanno manifestato pacificamente il loro dissenso in merito alla mancata attenzione riservata loro dalla Regione, in particolare da parte del presidente Rossi e dell’assessore Saccardi – dimostra ancora una volta che quando le opposizioni lavorano in modo coordinato, ottengono sempre buoni risultati.”
Prosegue il consigliere Claudio Borghi: “Abbiamo passato due giorni, notte scorsa compresa, a trattare tra noi esponenti delle forze politiche di minoranza e con i rappresentanti dei disabili, che chiedono precise garanzie sugli aiuti economici da parte della Regione; per costoro tali fondi non possono certo essere considerati un reddito, bensì vanno intesi come un sostegno indispensabile alla conduzione di un’esistenza già fitta di problemi e ostacoli”. L’esponente leghista conclude con un auspicio: “La mozione che abbiamo presentato è stata approvata all’unanimità: ci auguriamo perciò che la giunta, che in questa “due giorni” di consiglio regionale ha tenuto un comportamento a dir poco inadeguato – mostrandosi assente e scarsamente propensa all’ascolto di questi sfortunati cittadini – si attenga agli impegni che il nostro atto prescrive.”
“La determinazione delle associazioni nel difendere i diritti e la dignità delle persone disabili ha portato finalmente, dopo una notte di pacifica occupazione, all’approvazione di un importante atto d’indirizzo, votato all’unanimità dal Consiglio regionale. E’ un primo passo, cui ne seguiranno altri, per consolidare, potenziare e finanziare adeguatamente il diritto di tutti ad una vita indipendente”, dichiarano invece i consiglieri regionali Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Sì Toscana a Sinistra, che nel corso della notte sono stati vicini e solidali con le persone disabili accorse in Consiglio. “Nella mozione – spiegano i due esponenti di Sì Toscana – si chiede alla giunta di emanare una circolare chiarificatrice per ripristinare immediatamente le erogazioni individuali mensili impropriamente sospese da alcune società della salute. E’ stata poi rimarcata la necessità di aumentare le risorse disponibili sul fondo per la non autosufficienza destinate al progetto Vita Indipendente e di rendere il progetto strutturale. In particolare si chiede di elaborare una vera e propria legge regionale sul tema, che nasca dal confronto con le organizzazioni di persone disabili che si occupano da tempo del diritto delle persone disabili ad una vita indipendente Ha vinto il buon senso, la nostra regione deve continuare a impegnarsi affinché le persone con disabilità possano essere cittadini a tutti gli effetti, attivi nella società, padroni delle proprie vite. Naturalmente la strada è ancora lunga ma la percorreremo fino in fondo”.
“Stupiscono in negativo le parole dell’Assessore Saccardi – chiudono Sarti e Fattori – i disabili ieri notte non si sono “accampati” in consiglio regionale, quasi che lo avessero fatto per divertimento e per sfizio, è stato anzi molto difficile, per tutti loro, trascorrere la notte nell’edificio, date le difficili condizioni di fisiche e di salute. Ma soprattutto non sono stati arroganti. Arrogante e insensibile, semmai, è stata l’assessore Saccardi, che ieri non si è presentata in Consiglio ed oggi è stata presente tutta la mattina ma si è pervicacemente rifiutata di incontrarli”.