
Istituire un ufficio regionale per la mobilità ciclistica, una “cabina di regia intersettoriale per coordinare i progetti infrastrutturali presentati dagli enti locali, sulla base del Priim (Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità, ndr), ma anche dei piani provinciali e comunali, al fine di rendere l’intero territorio regionale percorribile con la bicicletta in piena sicurezza”. Passa a larga maggioranza in consiglio regionale, nella seduta di ieri mercoledì (17 febbraio), una mozione presentata dal Movimento 5 stelle.
“Il cicloturismo italiano ha un valore economico potenziale di circa 3,2 miliardi di euro – dice il capogruppo M5s, Giacomo Giannarelli nell’illustrazione in aula – La Toscana si è smarcata dalle altre Regioni, dando un segnale di modernità, approvando nel 2012 la legge 27, con la quale si prevede la destinazione a partire dal 2015 dell’8 per cento delle risorse destinate alle infrastrutture a progetti di mobilità e trasporto, per la realizzazione di piste ciclabili, ciclovie, itinerari urbani. Ma vi sono alcune criticità, manca soprattutto una struttura di coordinamento che sappia armonizzare le strategie regionali di mobilità, con le singole esigenze degli enti locali”.
La consigliera Ilaria Giovannetti (Pd) ha proposto una revisione del testo, che riconosca quanto fatto dalla Regione e quanto attivato proprio dalla legge 27/2012: “In Toscana ci sono già circa 500 chilometri di piste ciclabili e percorsi cicloturistici realizzati o in fase di realizzazione. Sono state destinate risorse pari a 22 milioni di euro per i prossimi tre anni. Sebbene molto rimanga ancora da attivare, le modalità per creare una sorta di regia sono già state individuate. Non è vero che non c’è nulla”. A seguito della proposta di modifica del testo accolta da Giannarelli, la mozione è stata approvata a larga maggioranza.