Pulizie negli ospedali, trovato l’accordo

22 febbraio 2016 | 15:34
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Pulizie negli ospedali, trovato l’accordo

“Un giudizio molto positivo”: così si sono espressi i delegati e le delegate Filcams Cgil del servizio pulimento e sanificazione del sistema sanitario della Toscana, stamani (22 febbraio) riuniti nell’attivo regionale a Firenze nella sede di Cgil Toscana, sull’accordo che definisce il contenuto delle clausole sociali da inserire nel capitolato di appalto del servizio di pulizie e sanificazione (accordo siglato tra Estar e Cgil-Cisl-Uil Toscana, in collaborazione con la Regione). L’intesa riguarda 3mila lavoratori in Toscana e varrà in ogni Asl e distretto sanitario della regione.

Sulla base dei lavori del gruppo tecnico, Estar ha predisposto un’ipotesi di clausola sociale nella quale sono stati previsti due elementi di premialità delle offerte: il mantenimento dei livelli economici e il mantenimento delle sedi di lavoro. Inoltre saranno introdotti alcuni elementi di premialità anche per la clausola ai soggetti svantaggiati. Si stabilisce anche la tutela dell’occupazione. “Si inseriscono le clausole sociali, si difendono i livelli orari e retributivi”, hanno rilevato con soddisfazione gli oltre 40 delegati intervenuti stamani. “L’accordo segna un passo avanti, ora monitoreremo sulla sua applicazione. Giusto il principio che non si deve tagliare su pulizia e sanificazione, per il bene dei lavoratori e dei malati”, spiega Cinzia Bernardini (segretaria generale Filcams Cgil Toscana). I firmatari dell’intesa si sono impegnati a promuovere e valorizzare il dialogo tecnico come strumento per la conoscenza e la scelta dei migliori istituti contrattuali di tutela sociale, soprattutto negli appalti pubblici di servizi ad alto impatto lavorativo. Aggiunge Patrizia Bernieri (segreteria Cgil Toscana): “E’ positivo l’aver condiviso con la Regione l’obiettivo di una qualificazione dei servizi da operarsi con la qualità del lavoro di tutti gli addetti. Bene anche la tutela di quello che è diventato, anche nel pubblico, un settore di lavoro povero, come al solito fatto di donne e di part time obbligati. Condividere questi obiettivi e individuare gli strumenti per raggiungerli, come si fa in questo accordo, qualifica l’iniziativa delle istituzioni e del sindacato, in un buon esempio di cosa può produrre un confronto tra le parti. Con questo approccio dovremo affrontare anche le future gare che verranno bandite”.