
In provincia di Pisa mancano all’appello 101 mila turisti stranieri, 9 milioni di euro di spesa sul territorio e 118 mila pernottamenti. Sono i dati ufficiali Banca d’Italia sul turismo straniero, nel confronto tra i primi 11 mesi del 2015 e gli stessi del 2014 e resi noti dalla Confcommercio pisana che sottolinea, in una nota, come sia “il triangolo Pisa, Lucca, Livorno, il cuore della Toscana costiera, a soffrire particolarmente, visto che nel resto della regione si registrano numeri in crescita”.
La media regionale fa segnare un + 4% per quanto riguarda la spesa degli stranieri, +2% per numero di viaggiatori, un +0,4% per pernottamenti ma le province di Pisa, Livorno e Lucca hanno performance peggiori: “Livorno – afferma Confcommercio – è ultima per spesa degli stranieri (-21%) e numero di pernottamenti (-13%), Pisa lo è invece per numero di viaggiatori (-10%) e rispetto allo stesso periodo del 2014, complessivamente le tre province perdono 80 milioni di euro di spesa degli stranieri, 137 mila viaggiatori, 623 mila pernottamenti”.
“Dati sconfortanti” – sottolinea il presidente di Ascom Pisa, Federica Grassini – che confermano il rischio di una cannibalizzazione da parte di Firenze, una sorta di città asso pigliatutto del turismo straniero, favorita da scelte come quella dell’aeroporto che lasciano più che perplessi. Lo dimostrano i dati: dal 2011 al novembre 2015, la spesa dei turisti stranieri è cresciuta nel capoluogo di regione di 434 milioni di euro, mentre nello stesso periodo Pisa ha perso 4 milioni di euro, Lucca 30 milioni di euro, Livorno 50 milioni di euro. Le responsabilità sono a più livelli, ma la regione Toscana ha il compito di sostenere e valorizzare il turismo di tutti i territori, Toscana costiera compresa”.