
Via libera all’unanimità, da parte del consiglio regionale, a una mozione sull’attuazione della sentenza 70/2015 della Corte costituzionale a favore dei titolari di pensione. La mozione, che vede come firmatari Stefano Mugnai (Forza Italia) e Andrea Pieroni (Pd), impegna la giunta regionale ad adoperarsi con il governo nazionale “per sollecitare il governo a intervenire rapidamente, pur con un criterio di gradualità, tenuto conto degli obiettivi di finanza pubblica, al fine di dare piena ed effettiva attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale”, prevedendo a favore dei titolari di pensione colpiti dal blocco del decreto legge Monti l’integrale restituzione degli importi maturati e la ricostruzione del trattamento pensionistico.
Come ha spiegato Mugnai illustrando la mozione in aula, a seguito della dichiarata incostituzionalità del decreto del governo Monti che bloccava la rivalutazione di tutte le pensioni superiore a 1.443 euro mensili lordi, è necessario provvedere alla restituzione “intanto perché le sentenze della Corte costituzionale si rispettano, in secondo luogo perché queste pensioni spesso sono un importante ammortizzatore sociale, dato che in periodo di crisi servono a mantenere intere famiglie”. Secondo Andrea Pieroni “si tratta di un tema delicato, che coinvolge milioni di persone, su cui è opportuno provare a fare una sintesi. Bisogna sancire il principio che le sentenze si rispettano, ma il Governo ha dovuto fare i conti con la sostenibilità finanziaria della sentenza, che se applicata tout court avrebbe fatto risalire il rapporto deficit-Pil oltre il 3 per cento”. Claudio Borghi (Lega Nord) ha osservato che “lo spread non scende per le pensioni, ma con la volontà della Banca centrale, e se la Banca centrale ci chiede cose assurde, che facciamo?”. “È insostenibile – ha proseguito Borghi – l’affermazione che non si possono restituire queste cifre altrimenti sfondiamo; in Europa tutti sfondano tranne l’Italia, siamo solo noi i fessi”. Andrea Quartini ha annunciato il voto favorevole del M5S perché “il welfare va difeso, le sentenze si rispettano, la maggiore parte dei pensionati interessati ha redditi inferiori ai tremila euro e mantiene intere famiglie”. Voto favorevole è stato annunciato anche da Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra) perché “colpire i pensionati in periodo di crisi è tra le cose più odiose che si possano fare”.