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Sabato c’è la festa delle donne del vino

Sabato (5 marzo) in oltre venti cantine e luoghi del vino di tutta la Toscana, si celebra per la prima volta in Italia la Festa delle Donne del Vino. Un appuntamento unico nel suo genere, nato da un’idea di Donatella Cinelli Colombini, neo presidente nazionale dell’Associazione Donne del Vino, la realtà che raggruppa produttrici, enologhe, enotecarie, giornaliste, esperte e sommelier, legate al mondo del vino al femminile, e promosso dalla delegazione toscana. “Un appuntamento che mancava e che abbiamo deciso di far nascere proprio in Toscana, patria del vino al femminile – spiega la delegata toscana delle Donne del Vino, Antonella D’Isanto – con l’obiettivo di inaugurare un percorso che renda la donna sempre più protagonista anche nella scelta e nell’abbinamento di questo prodotto, fino a oggi ancora troppo declinato al maschile”.

L’evento A partire dal tema, che quest’anno sarà incentrato su Il vino in tavola, le aziende aderenti promuoveranno nell’arco della giornata eventi di diversa natura. Si va dal corso di bon ton a tavola, all’abbinamento vino e cibo (rigorosamente fatto tra chef, produttrice e sommelier donna), passando per veri e propri corsi su come si comunica il vino alle donne e tanto altro ancora. Oltre venti cantine condotte da donne daranno vita a un evento primo in Italia che insieme vuol celebrare l’importanza della donna nella società, ma ancor più in un settore, quello del vino, che ancora oggi è visto dal punto di vista dell’uomo. “Una iniziativa che vale anche una scommessa – dice la presidente delle Donne del Vino e ideatrice dell’iniziativa, Donatella Cinelli Colombini – ma che potrà essere un punto di riferimento nel tempo per sviluppare un cambiamento di approccio delle consumatrici di vino che oggi sono sempre in numero maggiore e sempre più esigenti”.
La proposta dell’assessore Remaschi Un Vinitaly ‘toscano’, uno spazio per la promozione e valorizzazione delle produzioni toscane. E’ l’idea lanciata dall’assessore all’agricoltura Marco Remaschi in occasione della presentazione della Festa delle Donne del Vino. “Un percorso ancora tutto da studiare – ha spiegato l’assessore – e sul quale dovremo confrontarci con i colleghi di giunta, con le organizzazioni professionali e con Consorzi e produttori”. “L’interesse da parte delle donne per il settore agroalimentare – ha detto Remaschi – è in crescita, come testimoniato dal sempre più nutrito numero di donne che si avvicinano al mondo agricolo ed in particolare al settore delle produzioni vitivinicole. Gli ultimi progetti per i giovani imprenditori agricoli hanno visto una grande partecipazione femminile. Le donne hanno un’attitudine molto positiva nei confronti di questo prodotto perché alla capacità imprenditoriale uniscono la loro dote innata per la ricerca e la cura di ogni dettaglio. E sono molto più portate ad innovare, elemento molto importante in questo settore che nel 2015 ha fatto segnare un +22 per cento dell’export toscano. Mi auguro che questa iniziativa possa essere l’inizio di un percorso virtuoso, soprattutto perché insiste su un fattore decisivo come quello della promozione delle produzioni toscane”.
E a proposito di promozione arriva la proposta dell’assessore di creare una sorta di Vinitaly ‘toscano’. “La promozione è fattore decisivo per far conoscere e valorizzare i nostri prodotti, come testimoniato dal successo delle Anteprime e Buy Wine. Un Vinitaly ‘toscano’? Occorre anzitutto confrontarci in giunta, con le organizzazioni professionali, con Consorzi e produttori. Un’iniziativa del genere, che all’inizio potrebbe essere ‘chiusa’ alle produzioni toscane e senza voler interferire con il Vinitaly, sono convinto che potrebbe dare una spinta rilevante a tutto il comparto. Senza contare gli effetti sul turismo. Ma ancora, ripeto, è un percorso in fase embrionale, da discutere e analizzare riguardo a modalità, tempi e luoghi”.
Le Donne del Vino l’associazione nazionale Le Donne del Vino è nata nel 1988 proprio grazie all’idea di una produttrice toscana, Elisabetta Tognana, e oggi conta 650 iscritte in tutta Italia che rappresentano tutte le categorie della filiera vitivinicola, dal vigneto alla cantina, dalla tavola alla comunicazione. Presidente dell’associazione a livello nazionale è sempre una produttrice toscana, Donatella Cinelli Colombini, già fondatrice del Movimento turismo del vino e ideatrice di numerosi eventi diffusi che hanno fatto la storia del vino italiano tra i quali Cantine Aperte. In Toscana la delegazione è guidata da Antonella D’Isanto e oggi conta circa 80 donne tra produttrici, comunicatrici e addette al settore. E’ uno dei sodalizi più attivi e vivaci nel vasto scenario enogastronomico ed è tra le espressioni più interessanti dell’imprenditoria femminile, tale da rappresentare un fenomeno unico al mondo. Il logo dell’Associazione, due giovani donne dallo sguardo fiero e deciso e dai capelli simili a chicchi di uva, è anch’esso un simbolo entrato nel cuore delle donne italiane, che hanno saputo proporre, con la loro operosità, una diversa chiave di lettura rispetto al mondo maschile. Logo dell’evento del 5 marzo è lo stesso, ma racchiuso in un calice, simbolo di femminilità. L’elenco delle cantine partecipanti e i relativi programmi sarà disponibile su www.festadonnedelvino.it

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