
Dal principio della legislatura regionale iniziata con le elezioni del maggio 2015, si leggono solo due proposte di legge mirate a modificare lo Statuto della Regione: entrambe a firma Cinque Stelle, entrambe riguardanti la figura di portavoce dell’opposizione, che attualmente è rappresentata dal Consigliere regionale della Lega Nord Claudio Borghi.
Il consigliere commenta così la vicenda: “A novembre volevano abolire la carica di portavoce dell’opposizione; non essendoci riusciti, oggi ci riprovano – senza alcuna speranza di successo – con la modifica al titolo, da portavoce opposizione a portavoce coalizione, richiesta già bocciata in Commissione pochi giorni fa. Mi chiedo: perché perdere tempo su una cosa del genere? E’ possibile che il Cinque Stelle non abbia altro modo per ottemperare agli impegni presi con i propri elettori toscani? Sono mesi che ci perdiamo con tali iniziative, che tolgono spazio prezioso alla discussione di atti – molti dei quali a firma Lega Nord – che invece si occupano di quelli che riteniamo, senza tema di essere smentiti, i veri problemi dei cittadini”.
E aggiunge: “Di fronte a questioni folli, come un governo che cambia i confini del Paese a nostra insaputa – operazione del tutto opaca, di cui ci apprestiamo a chiedere dettagli a Regione Toscana – il Movimento di Grillo non vede oltre l’importanza di cambiare titolo al sottoscritto, anziché cogliere l’occasione di sfruttare il mio ruolo per far sentire la propria voce nella politica regionale, come spesso ho auspicato invitando i colleghi del Cinque Stelle ad agire in tal senso. Mi auguro che sia l’ultima volta in cui perdiamo tempo per queste smanie di cancellare un importante presidio di democrazia, tra l’altro d’ispirazione anglosassone e non certo nostra invenzione”.