Incidenti stradali, le Asl non possono esercitare rivalsa diretta

Incidenti stradali, l’Asl non può esercitare la rivalsa diretta. Lo ha detto l’assessore regionale alla salute rispondendo in consiglio ad una interrogazione dei 5 Stelle. “Al momento mi dichiaro soddisfatto della risposta. La preoccupazione c’era ed era abbastanza forte. Restano alcuni aspetti da approfondire. C’è da capire, ad esempio, a quanto ammonta nel complesso la somma versata annualmente dalle assicurazioni al servizio sanitario nazionale ed anche quanta parte di questa viene utilizzata per garantire al cittadino un servizio di cure efficaci e tempestive”. Il consigliere Andrea Quartini, capogruppo M5s, si è detto soddisfatto della risposta fornita in aula da Stefania Saccardi, in merito all’interrogazione sul pagamento delle spese sanitarie in caso di incidente stradale.
L’interrogazione chiedeva alla Giunta di esprimersi sul diritto di rivalsa sulle compagnie assicurative nel caso di incidenti stradali in cui vi è una spesa da parte delle aziende sanitarie. “Dal 1995 vige nel nostro ordinamento un meccanismo sostitutivo delle azioni di rivalsa da sinistri stradali altrimenti esercitati dagli enti che erogano prestazioni a carico del servizio sanitario nei confronti del responsabile del sinistro e della compagnia di assicurazione per il rimborso delle prestazioni erogate a favore della vittima del sinistro stesso”, ha affermato la Saccardi. “Il legislatore, al fine di evitare l’attivazione di complesse azioni di rivalsa, ha previsto l’applicazione di un contributo, attualmente determinato nell’aliquota del 10,5 per cento, sui premi delle assicurazioni auto. Questo contributo viene applicato dalla compagnia al momento dell’incasso del premio e deve essere versato all’erario direttamente dall’impresa assicuratrice. In ragione di questo risulta pertanto preclusa, alle Asl, la possibilità di rivalsa come indicata nell’interrogazione”.